L’integrazione di moderne tecniche costruttive con tecnologie sostenibili ad alta efficienza è il concept progettuale che ha dato vita al nuovo complesso residenziale nel quartiere di Mezzocammino, alle porte di Roma. Ideato dallo studio di architettura Studio Transit e realizzato dall’impresa Atlantico Costruzioni, questo progetto si inserisce nel contesto di un importante piano di sviluppo immobiliare che, negli ultimi anni, ha permesso a questa zona di passaggio tra il quartiere Eur e Ostia di crescere secondo i più moderni criteri di edilizia residenziale.
La realizzazione si compone di due corpi di fabbrica disposti su un asse curvilineo, in cui si alternano 97 alloggi di diversa metratura. I fronti principali, posizionati ad Est e Ovest, si differenziano nettamente per l’articolazione dell’impaginato di facciata, ma ritrovano coerenza nella cromaticità degli elementi architettonici.
Il fronte convesso ad Est, dove si trovano gli accessi, è caratterizzato da una griglia a geometria irregolare in cui si alternano spazi vuoti a superfici di lamiera macroforata sui toni del grigio, del bianco e del verde in un gioco di cromatismi che richiama i quadri di Mondrian. Il fronte concavo opposto, a Ovest, presenta invece un ritmo regolare, dettato dagli allineamenti orizzontali dei solai e dalle linee verticali delle griglie di separazione tra gli alloggi. A richiamare le note cromatiche del fronte Est le fioriere posizionate sui parapetti in vetro, che aggettano dalle terrazze. L’involucro edilizio viene completato nella sezione più interna da un macro-telaio rivestito di ceramica bianca che disegna i prospetti chiusi sugli affacci Nord e Sud.
“La realizzazione di questo complesso – spiega l’architetto Alessandro Pistolesi – è stata allo stesso tempo una sfida e una scommessa: abbiamo cercato di concepire un sistema edilizio originale per proporre al mercato residenziale della capitale, che presenta un’offerta alquanto inflazionata, un progetto dissonante e innovativo, sia sul piano tecnologico che su quello estetico.”
Per questa struttura si è scelto di privilegiare le tecnologie a secco, poco conosciute nella zona, che, accanto all’utilizzo di sistemi costruttivi con elementi realizzati in stabilimento e assemblati in opera, hanno permesso una notevole contrazione delle tempistiche in cantiere, una verifica efficace sulla qualità dei componenti edilizi ed un controllo puntuale sui costi di costruzione. Particolare attenzione è stata prestata poi all’aspetto del benessere indoor e delle prestazioni termoacustiche di facciata. In quest’ottica per la gestione di tutti e 410 i fori finestra del complesso sono stati scelti i monoblocchi per avvolgibile Ingenius VMC Alpac con ventilazione meccanica integrata.
“Progettare il comfort abitativo – prosegue l’Arch. Pistolesi – è un obiettivo sempre più importante al fine di realizzare un edificio rispondente sia alle esigenze dell'utente che alle sfide del mercato. La soluzione monoblocco ci ha permesso di isolare i fori finestra migliorando le prestazioni energetiche dell’edificio. Abbiamo scelto la linea Ingenius in quanto tecnologia integrata in grado di combinare elevate performance termoacustiche con i vantaggi del ricambio d’aria continuo.”
Il complesso di Mezzocammino è il primo intervento residenziale nella capitale ad aver installato la VMC integrata al monoblocco Alpac. Una scelta, quella di inserire una tecnologia nuova per il contesto, condivisa anche dall’impresa di costruzione: “in una metropoli caotica come Roma – spiega l’Ing. Dante Casini di Atlantico Costruzioni – un sistema che permette di isolare acusticamente oltre che termicamente la casa e assicurare in modo automatico e “invisibile” il filtraggio e il ricambio dell’aria indoor è sicuramente un fattore distintivo non indifferente per un’immobile residenziale”.