Frutto di un concorso internazionale, il progetto per il nuovo campus romagnolo dell'Università di Bologna è fra i più interessanti recentemente completati in Italia, sia sotto il profilo urbanistico-insediativo, sia per la ricerca espressiva e tecnica che distingue i nuovi volumi, dalla marcata connotazione contemporanea.
Il campus universitario si colloca all’interno di un progetto di più ampio respiro sviluppato per riqualificare e riconvertire l’ex Ospedale di Forlì, i cui padiglioni più significativi dal punto di vista storico e architettonico sono stati sapientemente restaurati e adattati alle nuove funzioni direttive, formative e di servizio. Collegati al teaching hub – espressamente concepito per la didattica – mediante un articolato sistema connettivo che svolge il ruolo di passeggiata urbana, i padiglioni della vecchia struttura ospedaliera si pongono così come filtro tra città e università, tra storia e innovazione, tra territorio e architettura. Rivolto verso la città antica, questo asse pedonale si sviluppa dal preesistente edificio d’ingresso, attraversa il lussureggiante parco ampio cinque ettari, distribuendo gli edifici principali, e si conclude in corrispondenza dell'auditorium, di prossima realizzazione.
Nel loro tratto centrale, i percorsi scorrono all'interno del cosiddetto “trefolo”, vera e propria spina dorsale dell'intero sistema. Si tratta di un'avveniristica galleria urbana composta da tre volumi a sezione rettangolare, che si intersecano a formare uno spazio mutevole in altezza e in larghezza. Leggera e trasparente, la complessa struttura simboleggia l'intreccio fra le funzioni primarie – didattica, ricerca e alta formazione – che interagiscono creando intense relazioni tra loro e con l'ambiente circostante, dando vita a stimolanti luoghi vocati allo scambio culturale, scientifico e tecnologico. Programmaticamente anti-gerarchica, l'irregolare geometria del complesso universitario accoglie anche gli spazi per lo studio individuale e di gruppo destinati a studenti, ricercatori e docenti (471 posti) – attività fondamentale ma spesso trascurata negli atenei italiani – affacciati lungo il percorso e aperti verso il parco. “Con un intervento a consumo di suolo zero – spiega l'arch. Lamberto Rossi, capogruppo del team di professionisti vincitore del concorso – abbiamo reso accessibile un luogo fino a poco tempo fa chiuso in se stesso, creando un social network urbano dalla forte permeabilità visiva e fisica, capace di stimolare senso e sensibilità.”
Il trattamento della luce, meticolosamente declinata in relazione ai diversi spazi, e la cura prestata al disegno delle superfici trasparenti sono una delle principali chiavi di lettura del progetto. “Durante la fase di progettazione – precisa l'arch. Marco Tarabella, che ha seguito in prima persona la scelta dei sistemi per le partiture vetrate e anche il progredire del cantiere – abbiamo individuato differenti tipologie di prodotto, dagli infissi tradizionali ai serramenti a nastro fino alle facciate strutturali, facendo riferimento al catalogo Schüco soprattutto in ragione dell'ampiezza dell'assortimento. L'esigenza principale, infatti, era potersi riferire a un sistema che garantisse sia coerenza con le scelte architettoniche, caratterizzate dall'andamento orizzontale dei volumi e dall'enfasi sul rapporto fra esterno e interno, sia il massimo controllo dei parametri ambientali quali l'illuminazione naturale, il comfort e i consumi energetici. In sede di gara d'appalto, i sistemi trasparenti di facciata sono stati inseriti fra i temi tecnologici e prestazionali oggetto di proposta migliorativa. Il raggruppamento di imprese che si è poi aggiudicato la commessa ha deciso infine proprio per l'impiego dei prodotti Schüco, confermando nei fatti le previsioni originarie del gruppo di progettazione.”
L’intervento Schüco al Campus Universitario
La struttura tecnica di Schüco Italia conta oltre 50 professionisti incaricati di affiancare architetti e serramentisti nelle fasi di definizione dell’involucro edilizio, dalla progettazione, alla realizzazione dei sistemi fino alla posa in opera. Questi servizi hanno caratterizzato anche l’intervento per lo spazio eventi della mensa e il Teaching Hub del Campus dell’Università di Bologna a Forlì, per il quale l’azienda ha dato assistenza nello sviluppo dell’involucro fin dalle fasi iniziali del progetto.
Le soluzioni Schüco sono state utilizzate nell’elemento trasversale di collegamento dei corpi di fabbrica (Trefolo) che ospita facciate in alluminio Schüco FW 50+ riportate su struttura di acciaio e serramenti “tutto vetro” realizzati con sistema di facciata Schüco SFC 85 SG, dall’estetica leggera ed elegante. Anche le aule didattiche si affacciano verso l’esterno con infissi in alluminio Schüco a taglio termico AWS 70.HI (High Insulation), che si distinguono per l’elevato livello di abbattimento termico e, soprattutto, acustico, fondamentale per favorire le funzioni didattiche e di ricerca a cui l’edificio è destinato.