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Sono undici le realizzazioni di Expo 2015 a cui Schüco Italia ha fornito il proprio contributo tecnico e progettuale per lo sviluppo di facciate in alluminio dal design avveniristico, oltre che energeticamente efficienti ed ecosostenibili. Queste opere architettoniche rappresentano l’unione perfetta tra tecnologia ai più alti livelli e creatività, una sintesi resa possibile grazie anche al contributo di Schüco Italia, i cui sistemi in alluminio per porte, finestre e facciate prendono forma a Padova, all’interno del cuore ingegneristico dell’azienda.

Attraverso i suoi avanzati servizi di engineering, di consulenza progettuale e di personalizzazione dei propri sistemi, per Expo 2015 Schüco Italia ha affiancato le più grandi firme dell’architettura mondiale consentendo la realizzazione di padiglioni completamente rispondenti ai disegni progettuali originari, non solo dal punto di vista estetico, ma anche in termini di performance ambientali, energetiche e di comfort abitativo.

“La presenza ad Expo 2015 – commenta l’Ingegner Roberto Brovazzo, Direttore Generale di Schüco Italia – è per noi un motivo di orgoglio. Grazie al nostro apporto tecnico e progettuale sono state realizzate le facciate non solo di Palazzo Italia, casa delle eccellenze tricolore, ma anche di alcune delle architetture più avveniristiche, dal padiglione degli Emirati Arabi a quello del Kuwait, del Vietnam, degli Stati Uniti, della Russia e molti altri ancora. In questa occasione l’eccellenza ingegneristica di Schüco Italia si è confrontata con le eccellenze dell’architettura mondiale dando ulteriore prestigio e valore alla nostra realtà, fatta non solo di sistemi tecnologicamente innovativi, ma anche di persone preparate e competenti, vero cuore pulsante dell’azienda.”

Le realizzazioni dell’Esposizione Universale a cui Schüco Italia ha dato il proprio apporto sono:

1.Palazzo Italia di Nemesi&Partners
2.Padiglione FIAT New Holland di Carlo Ratti Associati
3.Padiglione USA di James Biber
4.Padiglione Emirati Arabi Uniti di Norman Foster
5.Padiglione Russia dello Studio Speech
6.Padiglione Kuwait di Italo Rota
7.Padiglione Vietnam di Vo Trong Nghia
8.Padiglione Moldavia dello Studio Gorgona
9.Padiglione Corea dello Studio WIP Work in Progress
10.Architetture di servizio di Onsitestudio
11.ExpoGate di ScandurraStudio
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Frutto di un concorso internazionale, il progetto per il nuovo campus romagnolo dell'Università di Bologna è fra i più interessanti recentemente completati in Italia, sia sotto il profilo urbanistico-insediativo, sia per la ricerca espressiva e tecnica che distingue i nuovi volumi, dalla marcata connotazione contemporanea.

Il campus universitario si colloca all’interno di un progetto di più ampio respiro sviluppato per riqualificare e riconvertire l’ex Ospedale di Forlì, i cui padiglioni più significativi dal punto di vista storico e architettonico sono stati sapientemente restaurati e adattati alle nuove funzioni direttive, formative e di servizio. Collegati al teaching hub – espressamente concepito per la didattica – mediante un articolato sistema connettivo che svolge il ruolo di passeggiata urbana, i padiglioni della vecchia struttura ospedaliera si pongono così come filtro tra città e università, tra storia e innovazione, tra territorio e architettura. Rivolto verso la città antica, questo asse pedonale si sviluppa dal preesistente edificio d’ingresso, attraversa il lussureggiante parco ampio cinque ettari, distribuendo gli edifici principali, e si conclude in corrispondenza dell'auditorium, di prossima realizzazione.

Nel loro tratto centrale, i percorsi scorrono all'interno del cosiddetto “trefolo”, vera e propria spina dorsale dell'intero sistema. Si tratta di un'avveniristica galleria urbana composta da tre volumi a sezione rettangolare, che si intersecano a formare uno spazio mutevole in altezza e in larghezza. Leggera e trasparente, la complessa struttura simboleggia l'intreccio fra le funzioni primarie – didattica, ricerca e alta formazione – che interagiscono creando intense relazioni tra loro e con l'ambiente circostante, dando vita a stimolanti luoghi vocati allo scambio culturale, scientifico e tecnologico. Programmaticamente anti-gerarchica, l'irregolare geometria del complesso universitario accoglie anche gli spazi per lo studio individuale e di gruppo destinati a studenti, ricercatori e docenti (471 posti) – attività fondamentale ma spesso trascurata negli atenei italiani – affacciati lungo il percorso e aperti verso il parco. “Con un intervento a consumo di suolo zero – spiega l'arch. Lamberto Rossi, capogruppo del team di professionisti vincitore del concorso – abbiamo reso accessibile un luogo fino a poco tempo fa chiuso in se stesso, creando un social network urbano dalla forte permeabilità visiva e fisica, capace di stimolare senso e sensibilità.”

Il trattamento della luce, meticolosamente declinata in relazione ai diversi spazi, e la cura prestata al disegno delle superfici trasparenti sono una delle principali chiavi di lettura del progetto. “Durante la fase di progettazione – precisa l'arch. Marco Tarabella, che ha seguito in prima persona la scelta dei sistemi per le partiture vetrate e anche il progredire del cantiere – abbiamo individuato differenti tipologie di prodotto, dagli infissi tradizionali ai serramenti a nastro fino alle facciate strutturali, facendo riferimento al catalogo Schüco soprattutto in ragione dell'ampiezza dell'assortimento. L'esigenza principale, infatti, era potersi riferire a un sistema che garantisse sia coerenza con le scelte architettoniche, caratterizzate dall'andamento orizzontale dei volumi e dall'enfasi sul rapporto fra esterno e interno, sia il massimo controllo dei parametri ambientali quali l'illuminazione naturale, il comfort e i consumi energetici. In sede di gara d'appalto, i sistemi trasparenti di facciata sono stati inseriti fra i temi tecnologici e prestazionali oggetto di proposta migliorativa. Il raggruppamento di imprese che si è poi aggiudicato la commessa ha deciso infine proprio per l'impiego dei prodotti Schüco, confermando nei fatti le previsioni originarie del gruppo di progettazione.”

L’intervento Schüco al Campus Universitario
La struttura tecnica di Schüco Italia conta oltre 50 professionisti incaricati di affiancare architetti e serramentisti nelle fasi di definizione dell’involucro edilizio, dalla progettazione, alla realizzazione dei sistemi fino alla posa in opera. Questi servizi hanno caratterizzato anche l’intervento per lo spazio eventi della mensa e il Teaching Hub del Campus dell’Università di Bologna a Forlì, per il quale l’azienda ha dato assistenza nello sviluppo dell’involucro fin dalle fasi iniziali del progetto.

Le soluzioni Schüco sono state utilizzate nell’elemento trasversale di collegamento dei corpi di fabbrica (Trefolo) che ospita facciate in alluminio Schüco FW 50+ riportate su struttura di acciaio e serramenti “tutto vetro” realizzati con sistema di facciata Schüco SFC 85 SG, dall’estetica leggera ed elegante. Anche le aule didattiche si affacciano verso l’esterno con infissi in alluminio Schüco a taglio termico AWS 70.HI (High Insulation), che si distinguono per l’elevato livello di abbattimento termico e, soprattutto, acustico, fondamentale per favorire le funzioni didattiche e di ricerca a cui l’edificio è destinato.
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