Il nuovo Museo della Fondazione Prada “non è un’opera di conservazione e nemmeno l’ideazione di una nuova architettura” - dichiara Rem Koolhaas, l’archistar dello studio OMA che ha guidato il progetto del nuovo complesso.
Si tratta piuttosto di una continua interazione tra opposti in cui, tra i vari contrasti, coesistono il vecchio con il nuovo.
Questo dualismo si ritrova nella scelta di superfici di ultima generazione utilizzate per rivestire spazi contemporanei che dialogano con strutture tradizionali.
Tra queste, due delle soluzioni più innovative proposte da Ideal Work – Betontop® ed Architop® - sono state utilizzate per realizzare i 4 piani della torretta rivestita in foglia d’oro e la parte superiore dei solai di una delle parti pre-esistenti.
Situato in largo Isarco, tra viale Ripamonti e corso Lodi, a sud del centro della città, il Nuovo Museo Prada nasce dalla riqualificazione di una grande area periferica di Milano, a lungo abbandonata e ha previsto la riconversione di alcuni edifici industriali, tra cui un’antica distilleria, d’inizio Novecento e la costruzione di tre nuove strutture.
Estesa su una superficie totale di 21.783 metri quadrati, l’area riqualificata - capace di integrare la struttura architettonica originale con le nuove costruzioni - si presenta come una cittadella ben ordinata e sobria, ma con tratti di rara eleganza. Il progetto si costituisce di sette edifici esistenti e tre nuove strutture: Museum, uno spazio per mostre temporanee; Cinema, un auditorium multimediale; Torre, uno spazio espositivo permanente per la collezione e le attività della Fondazione.
Ad attirare lo sguardo del visitatore è soprattutto la Torre, una struttura spettacolare rivestita di 200.000 fogli d’oro zecchino il cui fronte esterno sulla città dichiara proprio la natura ibrida e multiforme tra volumi pre-esistenti simmetrici e monocromatici e nuova architettura.
Ed è proprio nei quattro dei piani della torre che s’inserisce Betontop, una soluzione Ideal Work che consente di rinnovare pavimentazioni già esistenti in calcestruzzo lavorando a bassi spessori (2,5 - 6 cm). La particolare formulazione concentrata, permette di aggiungere il cemento, la sabbia e la ghiaia direttamente in cantiere, aspetto molto utile quando si lavora in centro città. Dotato di ottima lavorabilità, ha una più elevata resistenza alla compressione ed alla flessione rispetto ad un calcestruzzo tradizionale. Una scelta ideale, considerato l’alto traffico di un luogo aperto al pubblico. Per rendere la superficie anti-polvere è stato applicato un trattamento protettivo.
Betontop tonalità gray è stato utilizzato per circa 1000 mq di pavimento ed è stato espressamente richiesto che fosse mantenuto un effetto cemento opaco. L’estetica essenziale, ruvida, materica consente di fare da sfondo neutro capace di valorizzare l’esposizione. Come si può notare nello spazio immenso e spoglio al centro del quale si trova la famosa installazione dell’artista Damien Hirst. Love Lost, una vasca cubica piena d’acqua in cui tra molti oggetti e pesci colorati troneggia una vecchia sedia medica.
In una altra parte del complesso si è lavorato invece sui solai: in questi casi non è possibile caricare il peso dato dallo strato dal calcestruzzo tradizionale, né da Betontop; è stato quindi necessario scegliere la più innovativa delle proposte Ideal Work: Architop, una soluzione che consente di superare i limiti di spessore e di peso del calcestruzzo tradizionale.
In soli 3-4 mm Architop permette di rinnovare le superfici senza demolire il pavimento preesistente ed ottenere una nuova pavimentazione continua, bella, con un moderno effetto cemento nonché ultra resistente
Architop è il nuovo sistema cementizio-polimerico adatto a realizzare pavimenti nuvolati, acidificati e pettinati. È ideale per rinnovare pavimentazioni già esistenti in calcestruzzo, ceramica, marmo o massetti in sabbia-cemento e trasformarle in superfici continue con finitura nuvolata o acidificate.
Anche per questa pavimentazione di circa 300mq è stata scelta la tonalità grigia, neutra con finitura liscia sempre ideale per esaltare le sculture e le istallazioni presenti.
I lavori sono stati seguiti da ASSOPAV S.R.L. di Bergamo, applicatore autorizzato Ideal Work e si sono conclusi in un mese circa.
Ancora una volta, le superfici Ideal Work abbracciano gli spazi dedicati alla cultura: l’intervento presso la Fondazione Prada si unisce a quelli di: Museo del Vetro di Murano ed Teatrino di Palazzo Grassi firmato da Tadao Ando a Venezia, Messner Mountain Museum Corones di Zaha Hadid e Auditorium di Oscar Niemeyer.