Alla base del progetto architettonico dell'intero progetto vi è il concept ideato da Marco Balich: l'icona di tale programma è l'Albero della Vita quale metafora di luogo destinato all'esposizione di progetti dei nuovi talenti italiani. L'aspetto esteriore di Palazzo Italia è un richiamo visivo alla natura e al rispetto di quest'ultima, nell'immagine ma anche nella forma, si tratta infatti di un edificio a basso impatto ambientale che integra l'utilizzo di energia rinnovabile. Quattro elementi compositivi che raffigurano grandi alberi radicati, si innalzano a formare una rete intrecciata di rami che fioriscono in una chioma vetrata. Questo sistema consente di creare, all'interno del complesso, una piazza sormontata da un grande lucernario che lascia filtrare la luce naturale.
Protagonista del progetto è la vela in acciaio e vetro che rappresenta il manto di copertura. La parte trasparente genera un senso di sospensione che si svolge in una silhouette articolata dalle curvature sinuose.
La realizzazione della Vela di copertura di Palazzo Italia è stata affidata a Stahlbau Pichler, che si è adoperata per rendere cantierabile il progetto esecutivo e realizzare le strutture metalliche portanti e la copertura vetrata di questo intervento, vero e proprio simbolo di Expo 2015. La Vela sarà realizzata in acciaio e vetro ed in parte rivestita con moduli fotovoltaici.
Il Palazzo creato secondo l'idea progettuale della studio Nemesi&Partners è ubicato nei pressi dell'incrocio del "Cardo" e del "Decumano", al centro dell'area Expo di Milano, e si estende su un'area quadrata di 57,5 m di lato, per una altezza media pari a 25 m circa, con 4 livelli, oltre a un piano mezzanino, per una superficie totale di circa 9.000 mq. In tutto questo spazio, solo la copertura s'inserisce con un'ampiezza di circa 4.500 mq caratterizzandosi per il complesso disegno tridimensionale.
Tra gli elementi cardine del progetto vi sono certamente trasparenza e tecnologia. A questi perfettamente risponde la Vela che sovrasta l'intero palazzo, per i materiali adoperati e per la progettualità insita nell'intervento.
Per ottenere una copertura dalle prestazioni eccellenti, sono state accuratamente studiate le strutture di sostegno della vela distinguendole in tre aree distinte: Area "Expo", Area "Auditorium" e Area "Uffici". Ognuna di queste è stata poi divisa in "zone" al fine di verificare la migliore tecnologia costruttiva della struttura senza tralasciare alcuna opzione.
Per ogni zona sono state analizzate le sollecitazioni cui la vela verrà sottoposta per il carico da neve, vento e variazioni termiche, il tutto pensando all'armonia formale e alla particolarità del corpo del progetto. Il carico da vento considerato nel progetto della struttura è frutto di un'accurata analisi condotta dal Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano che è stato incaricato di determinare, tramite prova in galleria del vento, gli effetti del carico eolico sul Palazzo Italia. La procedura di indagine è avvenuta attraverso una modellazione 3D dell'edificio e del tessuto urbano circostante. È stato infatti creato da Stahlbau Pichler un unico modello strutturale complesso per tenere conto contemporaneamente di tutti i carichi agenti, considerando anche le sollecitazioni e i modi propri di vibrazione dovute a vento e sisma. Tale modello è stato considerato appoggiato su un edificio sottostante e pertanto sono state verificate anche le problematiche di risonanza con la struttura sottostante.
A favore di sicurezza si è condotta un'analisi sismica considerando la massima accelerazione che ci si può attendere nel sito dove sta sorgendo la struttura, mentre per l'analisi termica sono state esaminate distintamente le due differenti situazioni previste: sulla copertura, per quanto concerne la parte vetrata, si individuano infatti una zona termica con vetrocamera ed una zona realizzata mediante l'impiego di lastre di vetro stratificato.
Stahlbau Pichler ha risposto prontamente alle necessità di prevedere soluzioni su misura per l'intervento, tratto distintivo dell'azienda, proponendo una soluzione customizzata attraverso elementi puntuali che consentono di tarare la posizione di ogni singolo pannello vetrato nel complesso della struttura in acciaio, ma anche in rapporto ad ogni altro pannello previsto. Tutto ciò per rispondere al meglio alle esigenze di regolazione in cantiere, ma ancor più alle esigenze derivanti dall'utilizzo di lastre trasparenti di forma quadrangolare differentemente piegate.
Palazzo Italia, una foresta urbana con piazza centrale, è una delle opere permanenti, che rimarranno al loro posto una volta terminato l'Expo. Verrà trasformato in uno spazio per la ricerca tecnologica, la formazione e l'educazione in campo scientifico ed ospiterà il "Vivaio dell'Innovazione". Il Palazzo è pensato come elemento vivo, evocante l'albero della vita.
In questo progetto si sono rivelate fondamentali le collaborazioni tra i diversi interpreti coinvolti.
In questa direzione l'azienda Stahlbau Pichler si è mossa aprendo le porte del proprio stabilimento produttivo per consentire la presa visione del grande mock-up: progettisti, direzione lavori e tecnici delle imprese interessate hanno potuto "verificarne con mano" la resa funzionale, prestazionale ed estetica dell'intervento di Stahlbau Pichler.
Credits Vela di Copertura Palazzo Italia
Team di Progetto:
PROGETTO ARCHITETTONICO: Nemesi & Partners srl
ENGINEERING, PROGETTO STRUTTURALE E IMPIANTISTICO: Proger spa, BMS Progetti srl
SOSTENIBILITA' ENERGETICA: Prof. Livio De Santoli
Imprese di costruzione:
VELA E STRUTTURE METALLICHE DI COPERTURA: Stahlbau Pichler srl
REALIZZAZIONE EDIFICIO ESPOSITIVO: Italiana Costruzioni spa con Consorzio Veneto Cooperativo S.C.P.A.
INVOLUCRO ESTERNO: Italcementi spa e Styl-Comp Group
Scheda informativa Vela di Copertura Palazzo Italia
Luogo: Milano, Italy
Sistema costruttivo: la struttura spaziale della copertura, del peso complessivo di circa 350 tonnellate, è costituita da un'orditura primaria in travi reticolari in acciaio realizzate con correnti superiori ed inferiori in profili tubolari a sezione circolare e puntoni verticali in piatti sagomati, da un'orditura secondaria in profili tubolari a sezione circolare e da nodi di collegamento mediante giunti saldati e/o bullonati non a vista
Vetri (tipologia di vetri utilizzati): importantissima si è rivelata la definizione della tipologia di vetro impiegato nelle differenti porzioni di superficie: sono stati previsti vetri stratificati o vetrocamera piani, fotovoltaici, triangolari e curvi, sostenuti e fissati da circa duemila fissaggi puntali studiati ad hoc e 3500 m di guarnizioni.