Con l’evento “25 anni sotto un buon segno”, Hörmann Italia ha festeggiato il suo primo quarto di secolo. Filiale dell’omonimo Gruppo, noto a livello mondiale, l’azienda è ad oggi un punto di riferimento per l’intero mercato italiano nel settore delle chiusure civili e industriali e conta 50 addetti diretti, nonché una rete capillare di oltre 500 qualificati concessionari di zona e 90 agenti commerciali uniformemente distribuiti su tutta la penisola.
Organizzato per condividere valori, esperienze e passioni dell’entusiasmante storia di Hörmann Italia proprio con i numerosi partner e collaboratori, l’evento si è svolto lo scorso 18 marzo, all’interno della Sala Fiera Milano Lounge, nel prestigioso contesto della manifestazione MADE EXPO.
Davanti a una platea gremita, è stato l’Amministratore Delegato Stefano Tuccio a dare il benvenuto a tutti gli invitati. L’AD ha aperto l’evento riflettendo sui valori alla base della filosofia aziendale: “Le persone, le partnership, l’innovazione e la responsabilità, verso gli uomini e verso l’ambiente – ha dichiarato Stefano Tuccio – sono le fondamenta su cui è stato costruito un brand che è stato sino ad oggi portato avanti da quattro generazioni.”
A prendere la parola è stato subito dopo Christoph Hörmann, Presidente del Gruppo Hörmann che, dopo aver ringraziato l’intero team della filiale italiana nonché tutta la forza vendita per i 25 anni di successi riscossi, ha trattato il tema degli sviluppi internazionali dell’azienda e del rafforzamento della leadership mondiale. “Gli asset su cui puntiamo – ha affermato Christoph Hörmann – sono le economie di scala, la specializzazione, il deciso sostegno alla distribuzione commerciale e in particolare gli investimenti in evoluzione tecnologica non solo dei nostri prodotti ma anche dei nostri stabilimenti produttivi. Da sempre infatti, gli utili del Gruppo vengono reinvestiti per l’apertura di nuovi stabilimenti o per l’ampliamento e lo sviluppo di siti già esistenti. Negli ultimi anni, abbiamo destinato 220 milioni di euro per il potenziamento dei tre stabilimenti di Ichtershausen, Brockhagen e Alkmaar. Solo investendo potremo avere successo.”
E’ stata poi la volta di Edoardo Rispoli, Direttore Commerciale nonché cofondatore dell’importante azienda, che ha ripercorso le fasi salienti della storia della Hörmann in Italia.
“Chi venisse a contatto con la nostra realtà per la prima volta oggi, non penserebbe mai che, l’inizio di tutto, 25 anni fa, è stato nel soggiorno di un appartamento – ha esordito Edoardo Rispoli. Da un’abitazione a Levico, dalla quale ricevemmo i primi ordini e compilammo a mano le prime fatture, ha avuto il via per Hörmann Italia una storia di successi ottenuti grazie a un lavoro duro, intenso, mai pago, ma anche elargitore delle più grandi soddisfazioni. In questo lungo percorso, abbiamo movimentato 550 milioni di Euro, abbiamo servito oltre 42.000 clienti, e abbiamo gestito 12.000 TIR di merce in arrivo dagli stabilimenti produttivi. Nel 1990, volevamo realizzare qualcosa che durasse e così è stato. Dobbiamo dunque essere orgogliosi di questi 25 anni ma ancor più felici di continuare a costruire insieme il nostro futuro”.
A seguito dell’intervento del Direttore Tecnico Hörmann Raimondo Frau, inerente lo sviluppo delle normative dal 1990 ad oggi, ha preso poi la parola Fabrizio Romanella, agente Hörmann per le Marche sin dagli esordi della filiale italiana, che ha raccontato di essere riuscito negli anni a conquistarsi una reputazione di elevato livello come riferimento qualificato nella sua zona e di aver costruito, grazie a ciò, il futuro della sua impresa che sarà portata avanti dalle nuove generazioni della famiglia Romanella. La testimonianza di Sergio Molteni invece, Responsabile vendite della storica Concessionaria Hörmann MPM Elettrotecnica, ha proposto il tema della qualità, da intendersi non come valore assoluto, bensì come un qualcosa che cambia a seconda della percezione che riusciamo a darle, grazie ad ascolto, competenza e passione.
E’ salito poi sul palco Federico Della Puppa, economista territoriale dello IUAV di Venezia. “Non dobbiamo aspettarci una ripresa – ha asserito il Professore. Quel che è certo è che sta avvenendo un cambiamento epocale che è necessario affrontare con un diverso approccio: “imparando a disimparare”; iniziando ad analizzare a fondo le situazioni nonché a porsi le giuste domande per catturare i nuovi bisogni inespressi e proporre le giuste soluzioni; innovando ma in modo consapevole, cioè qualificandosi e utilizzando i giusti strumenti; divenendo flessibili, resilienti, in grado di adattarci ai più nuovi e diversi assetti.”
Ha concluso infine l’incontro uno dei nomi più famosi della pallacanestro italiana: il coach Dan Peterson che ha affermato: “Per avere successo occorrono spirito di sacrificio - la disponibilità a mettersi in gioco per obiettivi condivisi - senso di appartenenza - l’orgoglio e la consapevolezza di essere parte di un team vincente - e spirito di squadra”.
L’incontro è proseguito poi con una cena di gala svoltasi direttamente allo stand Hörmann tra brindisi, sketch col comico Lucio Gardin, musica nonché consegna di targhe di riconoscimento e attestati di partecipazione.