La casa di Soranza di Castelfranco Veneto (TV) è quel tipo di casa che ti accoglie con morbidezza: ogni dettaglio esprime calore, cura, naturalità, armonia della parte con il tutto. E rappresenta al meglio il connubio di tradizione e modernità, non rinunciando al pregio dei materiali antichi ed alla bellezza dei contemporanei.
L’abitazione è stata ricavata da un vecchio edificio di tradizione architettonica locale. Il costrutto è stato oggetto di un intervento di ristrutturazione ed ampliamento condotto nel massimo rispetto dell‘esistente e nella valorizzazione dei suoi elementi architettonici più interessanti: è stato così conservato e messo in risalto l'arco in mattoni facciavista predominante in esterno ed interno.
L’obiettivo del progetto, curato dall’architetto Monica Maschio, era appunto quello di ottenere un ambiente capace di mantenere il senso di tradizione, di calore, ma acquisendo un carattere nuovo, delicato senza spaccature. Una vera e propria sfida intrapresa per andare oltre a ciò che già l'edificio esprimeva.
‹‹ Ero consapevole che stavo intervenendo in una realtà architettonica dal carattere ben definito.
Ho voluto agire con "mano decisa ma non pesante" – specifica Monica Maschio. La presenza architettonica dell'arco in mattoni in cotto facciavista e i materiali scelti precedentemente dai miei clienti, dovevano armonizzarsi con il nuovo che andavo a proporre, creando un dialogo continuo tra ciò che era esistente e ciò che andavamo a fare››.
L’ampliamento ha riguardato una porzione di rustico con portico a doppia altezza.
I committenti abitavano al primo piano e vi accedevano tramite una scala esterna e il relativo ballatoio. L’intervento ha permesso di realizzare un nuovo solaio all'interno del portico, di esaltare la scala di accesso al primo piano e, nell'area creata dal nuovo solaio, di ottenere l'ingresso e una zona living.
Nel realizzare il solaio, che tagliava a metà l'altezza del portico, si è cercato di raggiungere la massima pulizia strutturale. Rispettando le normative vigenti, è stato ottenuto il minor spessore possibile, mantenendo in primo piano la visione della trave in acciaio e arretrando il "pacchetto del solaio" reso più sottile, anche grazie all'uso di un prodotto capace di creare una superficie continua con uno spessore ultra sottile.
Per tradurre in scelte costruttive il concept abitativo era necessario scegliere materiali che sapessero inserirsi facilmente nell’ambiente con pulizia, versatilità e continuità, senza creare fratture o differenze di quota, come in un’unica colata.
Microtopping, (rivestimento innovativo Ideal Work, in grado di lavorare a bassissimi spessori 3 mm), ha consentito di congiungere il nuovo interno all’esterno senza interruzioni, dando quindi un effetto di assoluta uniformità e continuità. La lavorabilità del materiale permette inoltre una perfezione del dettaglio che assicura una pulizia compositiva totale.
Ha costituito un fattore importante l’adattabilità del rivestimento su superfici con sistema di riscaldamento a pavimento e la resistenza alla penetrazione dell’umidità, fenomeno verificabile dove superfici esterne sono in contatto con superfici interne.
Il rivestimento Ideal Work è stato utilizzato infatti sia per realizzare la pavimentazione interna dell’area ampliata (ingresso e living), sia per ricoprire la scala esterna esistente (in graniglia di marmo), creando la massima continuità tra gli spazi, con il senso di accompagnare l'entrata in casa.
Formulato in base acqua Microtopping è anche un prodotto salubre, che non emette formaldeide e altre sostanze tossiche ed ecocompatibile, fattore importante quando si tratta di edifici in cui sono presenti bambini o costruiti secondo requisiti “green”.
In una settimana di lavoro di applicatori autorizzati Ideal Work sono stati realizzati in totale 30 mq di cui 20 mq interni e 10 mq esterni. Una campionatura personalizzata ha portato alla scelta unica del colore tortora. E' stato inoltre applicato un protettivo all'acqua che rispetta il ciclo del Microtopping.
Lo spazio ottenuto regala una piacevole sensazione sia a livello tattile che visivo. Microtopping sa infatti dialogare armoniosamente con gli altri materiali presenti: In quanto superficie continua e liscia si contrappone gradevolmente alla texture delle pietre a facciavista che compongono l'arco. Si accosta ottimamente, ad esempio, anche con il pavimento esistente della cucina in legno di bambù. Un arredamento shabby-chic, la scelta di tessuti naturali, l’ampia vetrata, la luminosità e la prevalenza di tonalità cappuccino, caramello, beige e tortora scaldano lo spazio rendendolo luminoso e pulito, ma soprattutto accogliente e confortevole.
L'obiettivo della committenza e gli intenti tecnici sono stati completamente soddisfatti. Chi abita la casa può ora godere di uno spazio creato su misura, dove il portico è vivibile pienamente tutto l'anno senza dimenticare che il pavimento del living offre tutto il comfort e la piacevolezza del camminare a piedi nudi.