Un piano di investimenti per l’Europa, così si chiama quello che più comunemente dai mass media viene detto Piano Junker.
L’obiettivo perseguito da questo importante atto è di mobilitare entro la fine del 2017 almeno 315 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati aggiuntivi nell’economia reale, per permettere a questa di far crescere gli investimenti, i posti di lavoro e conseguentemente permetterne il rilancio.
Il primo settore citato dal piano per le necessità d’intervento è ancora una volta quello energetico, per le forti implicazioni di tipo strategico che questo ha anche per le altre parti dell’economia.
All’interno del documento si legge infatti: ”L’Unione europea dell’energia darà un contributo determinante al riguardo. Va garantita l’attuazione integrale del terzo pacchetto sull’energia…. La Commissione adotterà inoltre i provvedimenti necessari per dare seguito alle recenti decisioni sul quadro 2030 per il clima e l’energia”
In ogni caso, è certo che un ulteriore impulso, in termini politici ed economici, è rivolto ai temi del risparmio energetico e ai benefici necessari per il miglioramento del nostro ambiente.
In Europa ancora circa l’80% degli edifici è dotato di vetri di vecchio tipo, completamente inadeguati a rispondere alle necessità attuali di un’edilizia in linea con le attese di una società moderna, cioè che utilizza meno energia possibile e riduce le emissioni inquinanti.
In che modo può il vetro utilizzato nell’edilizia rispondere alle aspettative di un miglioramento dell’ambiente?
Ci sono diversi benefici che il moderno vetro per l’edilizia è in grado di fornire, per esempio in tutti i casi in cui è necessario ridurre le spese di gestione di un edificio.
Mentre molte attenzioni finora sono state dedicate alla scelta del serramento ideale, molto minore è stata l’attenzione rivolta alla superficie vetrata che rappresenta l’area più ampia esposta ai maggiori problemi.
Ora, in funzione delle zone climatiche dove sorge un edificio, in funzione delle esposizioni delle sue parti vetrate e della destinazione d’uso, è possibile individuare i prodotti che riducono il surriscaldamento interno oppure che limitano la dispersione termica dall’interno e quindi riducono i consumi per il riscaldamento.
La gamma di prodotti Pilkington Suncool™ è una delle più diffuse al mondo per affrontare e risolvere alcuni di questi problemi.
Questi prodotti riescono ad unire in un unico vetro l’alta capacità di trasmissione luminosa e fattori di trasmittanza termica e controllo solare particolarmente importanti.
Sono in grado di respingere verso l’esterno quella parte energetica della radiazione solare che provoca il surriscaldamento degli ambienti, riducendo di conseguenza il consumo energetico.
In diverse configurazioni con vetrocamera tradizionale si raggiunge un valore Ug di 1,0 W/m2K pur mantenendo un elevato grado di trasparenza e luminosità ed un fattore solare prossimo al 30%. Per necessità progettuali ancora più importanti, con l’utilizzo di triplo vetro, è possibile raggiungere valori di transmittanza termica anche di 0,5 W/m2K.
Questa gamma poi è sufficientemente ampia da includere altre caratteristiche utili nelle parti vetrate, esiste per esempio la versione Pilkington Activ Suncool™, prodotto con duplice rivestimento per aggiungere alle caratteristiche di controllo solare e di isolamento termico il vantaggio del vetro autopulente.
Nella gamma invece dei vetri Pilkington Optitherm™ si trovano quei prodotti in grado di trattenere all’interno dell’edificio il calore prodotto, riducendo al minimo la sua dispersione verso l’esterno e pertanto per ridurre i consumi da riscaldamento.
Ma miglioramento ambientale non vuol dire soltanto risparmio energetico, significa anche costruire edifici che permettono di ridurre l’inquinamento acustico, un’altra forma pericolosissima di degrado ambientale, che riduce drasticamente la qualità della vita ed è spesso sottovalutata perché invisibile.
A questo riguardo, la gamma di prodotti Pilkington Optiphon™ è utilissima quando le costruzioni sorgono in prossimità di arterie di grande traffico e fonti di rumore come stabilimenti industriali, aree commerciali affollate, aeroporti, linee ferroviarie, stadi, ...
Mentre un normale vetrocamera 4 – 12 -4 normalmente raggiunge livelli di abbattimento acustico fino a 29 dB, inferiori alle normali richieste delle normative italiane di 40 dB, questa gamma di prodotti consente di arrivare ad una riduzione di 50 dB.
Ciò e reso possibile grazie all’inserimento nel vetro di speciali fogli di PVB, in grado di ridurre il passaggio delle onde sonore, senza compromettere la trasmissione luminosa o il comportamento all’urto.
Agli innegabili miglioramenti che derivano dalle prestazioni tecniche di questi prodotti si deve poi aggiungere il vantaggio che, attraverso le diverse normative, esistenti e future, che continuano ad essere applicate per favorire il raggiungimento degli standard massimi di inquinanti previsto dagli indirizzi politici dell’UE, il costo per il cittadino privato per la sostituzione dei vetri delle abitazioni, è basso e addirittura si annulla nel giro di pochi anni, cominciando a divenire un guadagno anche dal punto di vista economico.