Affacciata su uno degli scorci paesaggistici più scenografici d’Italia, il Golfo di Napoli, in un elegante palazzo d’epoca di Posillipo trova la sua dimensione una residenza che si fa interprete delle contaminazioni culturali del territorio in cui è inserita. Oriente, Africa e Magna Grecia incontrano il design e l’innovazione tecnologica in un intervento di recupero che diviene esempio di complementarietà tra tradizione compositiva e azzardo linguistico, dando luogo ad un continuo dialogo orientato all’esaltazione della bellezza.
Situata su un terrazzamento vista mare, la planimetria dell’abitazione, opera dell’architetto Bruno Pompameo e dell’architetto Gianfranco Orecchia, si sviluppa su due livelli, includendo l’attico del palazzo d’epoca. Se il piano inferiore ospita la zona notte, dotata di accogliente area svago con biliardo e attrezzatura fitness, quello superiore accoglie invece una luminosa zona giorno, dove ambienti destinati alla conversazione affiancano un’ampia sala dedicata alla proiezione dei film e all’ascolto della musica. La posizione privilegiata vista Golfo, che permette di beneficiare di una perfetta esposizione solare in ogni ambiente, ha orientato le scelte progettuali verso la valorizzazione dell’ampia terrazza panoramica, cuore nevralgico dell’abitazione, che consente di vivere pienamente il rapporto con l’ambiente esterno caratterizzato dal maestoso profilo del Vesuvio e dalla sferzante atmosfera mediterranea.
Il senso di appartenenza e partecipazione dei prospetti con l’articolato e brulicante paesaggio campano rivive nel design degli interni, sebbene si connettano con la storia dell’intorno non per mimesi, ma in modo sostanzialmente libero, utilizzando un linguaggio autonomo. Tessuti e colori dal sapore coloniale convivono con icone esotiche e classicheggianti, così come arredi futuristici dai bagliori metallici lasciano spazio ad ambienti marcatamente pop. Una ricerca di unicità che si riflette sulla scelta di ogni singolo oggetto, selezionato con dedizione per divenire parte di un ecosistema poliedrico che trae vita dalla diversità.
A tutela del delicato equilibrio linguistico e formale del progetto, per le numerose aperture vetrate è stata scelta la versatilità dei sistemi in alluminio Schüco, che da sempre mettono al centro della propria attenzione non solo le esigenze del progettista, ma anche la concreta aderenza alle necessità abitative. Da un lato, infatti, la periodica sollecitazione da parte dei venti – Libeccio e Scirocco in particolare – ha reso necessaria la ricerca di soluzioni dall’elevato isolamento termico e acustico, mentre dall’altro il bisogno di una maggiore sicurezza ha spinto i progettisti verso la scelta di sistemi con meccanismi antintrusione a scomparsa.
Discreti e raffinati, i profili in alluminio per finestre Schüco AWS 65 e i profili per porte Schüco ADS 65, costruiti e installati da MPF Progetto Infisso S.r.l., si sono rivelati la soluzione ideale sia dal punto di vista delle performance che del design. L’innesto tecnologico, orientato al raggiungimento di elevate prestazioni termiche, alla facilità di movimentazione e manutenzione, alla sicurezza antintrusione e al comfort abitativo, avviene infatti in silenzio, senza alcuna alterazione per la valenza estetica e stilistica della struttura. A tal fine, è stata prestata particolare attenzione anche alla scelta delle finiture: se i serramenti del livello superiore riproducono fedelmente l’effetto acciaio, sposandosi con la contaminazione culturale degli arredi interni, gli infissi della zona notte sono stati realizzati in colore bianco puro, nel totale rispetto dell’identità storica del palazzo in cui l’abitazione risiede.
Grazie alla tecnologia e al design dei sistemi in alluminio Schüco, l’involucro architettonico dell’abitazione perpetua così il dialogo con la natura e la storia del territorio, divenendo parte attiva della vivace atmosfera che pervade il Golfo sottostante.
Scheda Progetto
Realizzazione: Appartamento multipiano
Località: Posillipo, Napoli
Progetto architettonico: Arch. Bruno Pompameo (Na) e Arch. Gianfranco Orecchia (Rm)
Sistemi per porte e finestre: Schüco
Serramentista: MPF Progetto Infisso S.r.l.
Si sono concluse con successo le prime tappe del Tour delle Showroom di Qualità Schüco, la serie di giornate a porte aperte ideate da Schüco Italia per supportare in modo concreto i serramentisti Partner sia nel dialogo con i professionisti della progettazione e con il consumatore finale, sia nella promozione del loro punto vendita. Organizzati all’interno delle showroom Schüco della Lombardia, gli eventi hanno approfondito l’importante tematica della Sicurezza antintrusione, registrando un notevole interesse da parte degli architetti e delle persone presenti, che hanno potuto provare in prima persona le soluzioni proposte, esperienza che ne facilita ampiamente la comprensione di funzionalità e vantaggi.
Durante tutti gli open day, i serramentisti Partner sono stati affiancati da personale tecnico Schüco sia nell’organizzazione dell’evento che nella consulenza ai visitatori. Le loro showroom, inoltre, sono state arricchite con le innovazioni in alluminio Schüco 2015-16 dedicate alla sicurezza antintrusione e al design minimale degli infissi.
Le sei tappe appena concluse sono solamente le prime di un lungo percorso che porterà l’azienda ad attraversare la Penisola per promuovere tutte le Showroom di Qualità Schüco. Il progetto si inserisce a pieno titolo nel programma di iniziative, avviate nel 2013, volte ad affiancare e sostenere i Partner Schüco nelle attività dedicate al mercato residenziale, offrendo loro competenze tecniche, commerciali e di marketing che li agevolino nella costruzione di un dialogo efficace e duraturo con il consumatore finale.
La sicurezza è una tematica sempre più centrale non solo per i consumatori, ma anche per Schüco Italia. Oltre ad offrire agli utenti l’occasione di poter toccare con mano le soluzioni in alluminio più all’avanguardia, fino al 31 dicembre 2015 l’azienda dà anche la possibilità di beneficiare di uno sconto di 100 euro più IVA sull’acquisto di ogni singola finestra in alluminio Schüco SimplySmart con sistema antintrusione in classe RC2 (o superiore). Per tutte le informazioni: http://info.schueco.it
Si sono concluse con successo le prime tappe del Tour delle Showroom di Qualità Schüco, la serie di giornate a porte aperte ideate da Schüco Italia per supportare in modo concreto i serramentisti Partner sia nel dialogo con i professionisti della progettazione e con il consumatore finale, sia nella promozione del loro punto vendita. Organizzati all’interno delle showroom Schüco della Lombardia, gli eventi hanno approfondito l’importante tematica della Sicurezza antintrusione, registrando un notevole interesse da parte degli architetti e delle persone presenti, che hanno potuto provare in prima persona le soluzioni proposte, esperienza che ne facilita ampiamente la comprensione di funzionalità e vantaggi.
Durante tutti gli open day, i serramentisti Partner sono stati affiancati da personale tecnico Schüco sia nell’organizzazione dell’evento che nella consulenza ai visitatori. Le loro showroom, inoltre, sono state arricchite con le innovazioni in alluminio Schüco 2015-16 dedicate alla sicurezza antintrusione e al design minimale degli infissi.
Le sei tappe appena concluse sono solamente le prime di un lungo percorso che porterà l’azienda ad attraversare la Penisola per promuovere tutte le Showroom di Qualità Schüco. Il progetto si inserisce a pieno titolo nel programma di iniziative, avviate nel 2013, volte ad affiancare e sostenere i Partner Schüco nelle attività dedicate al mercato residenziale, offrendo loro competenze tecniche, commerciali e di marketing che li agevolino nella costruzione di un dialogo efficace e duraturo con il consumatore finale.
La sicurezza è una tematica sempre più centrale non solo per i consumatori, ma anche per Schüco Italia. Oltre ad offrire agli utenti l’occasione di poter toccare con mano le soluzioni in alluminio più all’avanguardia, fino al 31 dicembre 2015 l’azienda dà anche la possibilità di beneficiare di uno sconto di 100 euro più IVA sull’acquisto di ogni singola finestra in alluminio Schüco SimplySmart con sistema antintrusione in classe RC2 (o superiore). Per tutte le informazioni: http://info.schueco.it
Pensata per i contesti abitativi più ricercati e dedicata a chi persegue la filosofia della praticità senza mai rinunciare allo stile, Elegance di BerryAlloc è la collezione di pavimenti in laminato DPL (Direct Pressed Laminate) che grazie alla tecnologia WoodStructure+ riproduce alla perfezione le venature, i nodi e le sfumature del vero legno, regalando pavimenti suggestivi e al contempo altamente performanti.
Il comfort del parquet, le performance del laminato
Disponibili in 20 decori effetto legno che riproducono nel dettaglio tutte le sfaccettature dei pavimenti in rovere, noce e acero, le tavole Elegance di BerryAlloc hanno dimensioni importanti – raggiungono infatti i 2033 mm di lunghezza e i 240 mm di larghezza – e sono perfette sia in spazi molto grandi, dove aumentano il calore e il comfort dell’ambiente, sia in locali più ristretti, dove amplificano prospetticamente le volumetrie.
La minuziosa cura dei dettagli, che include anche la bisellatura sui 4 lati e la finitura opaca delle tavole, conferisce ai pavimenti Elegance l’aspetto di un vero e proprio parquet, a cui però vengono associate performance molto più elevate. Nonostante lo spessore di soli 9 mm, infatti, i pavimenti Elegance raggiungono la classe di resistenza 32 - AC5 e sono resistenti all’usura, alle macchie, all’acqua, allo scolorimento dovuto alla luce, alla caduta di pesi e al calpestio. Proprio per le loro prestazioni, le superfici hanno una durata notevole, tanto da meritare la garanzia a vita per uso residenziale.
Una posa super veloce
Grazie al sistema di aggancio Best Loc X-Treme, che consente un incastro ultrarapido e diminuisce i tempi di posa fino al 30%, i pavimenti in laminato Elegance si installano con posa flottante in modo semplice e veloce, anche su massetti termoriscaldati. Facili da riparare, smontare e reinstallare, non richiedono alcuna manutenzione particolare e si puliscono con un aspirapolvere a spazzola morbida, con un panno elettrostatico asciutto o con uno straccio ben strizzato in caso di sporco ostinato.
In una posizione privilegiata del golfo di Genova, l’arte del navigare si concilia con le tecnologie più innovative e le esigenze del diportista moderno, oggi alla ricerca non solo di competenza e professionalità, ma anche di accoglienza e comfort. Progettata proprio per offrire a clienti e collaboratori uno spazio ospitale che li faccia sentire come a casa, la nuova sede direzionale ed amministrativa dei Cantieri Navali di Sestri unisce la vocazione alla vita all’aria aperta alla tensione verso la qualità che da oltre sessant’anni contraddistingue l’azienda, dove mestieri antichi come quello del maestro d’ascia convivono con strutture di progettazione e tecnologie ultra moderne.
Disegnata a quattro mani dall’arch. Giuliano Montaldo e dall’arch. Sabina Volta dello studio MeV, la nuova sede dei Cantieri Navali di Sestri si inserisce in un più ampio programma di interventi di riqualificazione finalizzati non solo alla realizzazione di un’immagine coerente con il linguaggio architettonico del panorama industriale-cantieristico circostante, ma anche ad un generale rinnovamento funzionale, estetico e tecnologico degli spazi e delle attrezzature aziendali. “Alla base delle scelte progettuali – spiega l’architetto Giuliano Montaldo – sta da un lato la ricerca di una coerenza estetica e dall’altro il raggiungimento di una qualità a 360°, condizione necessaria per adeguare gli spazi di lavoro e di relazione al livello di esperienza, conoscenza e qualità dei servizi forniti dai Cantieri Navali di Sestri”.
Sul piano formale, i nuovi uffici si caratterizzano per leggerezza, trasparenza e chiarezza compositiva. L’edificio che li ospita consiste infatti in un corpo a due piani a pianta rettangolare con i prospetti corti posti l’uno a sud, in corrispondenza dell’ingresso pedonale e carrabile, e l’altro a nord, in diretto confronto con un fabbricato esistente oggetto di futura riqualificazione. La struttura portante, totalmente a vista, è costituita da una sequenza modulare e regolare di colonne e travi orizzontali in profilati di acciaio HE 200 verniciati in colore bianco. Ampie specchiature panoramiche in alluminio e vetro favoriscono il rapporto tra interno ed esterno negli spazi di lavoro, consentendo da un lato di beneficiare di tutti i vantaggi della luce naturale e dall’altro un controllo continuo sulle attività del cantiere. A seconda delle condizioni di esposizione al sole, le pareti vetrate sono protette da frangisole a lame orizzontali in alluminio e da pannelli sandwich rivestiti sul lato esterno con doghe orizzontali in iroko.
L’alternanza di spazi pieni e vuoti, il sapiente utilizzo dei materiali (vetro, legno e acciaio in primis) e la grande ariosità dell’insieme danno vita ad un’architettura viva ispirata al design delle barche da diporto, core business dei Cantieri. Per rendere ancora più leggero il volume complessivo, il piano terra è stato progettato e realizzato ad una quota lievemente rialzata rispetto al piazzale di lavoro, mentre l’involucro edilizio è stato dinamizzato attraverso la creazione di ampie terrazze. Per non porre poi ostacoli visivi alla percezione d’insieme degli spazi, le divisioni interne dei locali sono state realizzate con partizioni sottili e trasparenti, in modo da non alterare il continuo rapporto con l’esterno.
La leggerezza dell’involucro architettonico si rispecchia anche sugli interni, caratterizzati da spazi a doppia altezza e locali open space. La volontà di creare ambienti accoglienti ed ospitali che si ispirassero alla nautica ha orientato le scelte progettuali sia verso l’utilizzo dei colori del mare, il bianco e il blu, sia verso il legno, elemento fondamentale per il settore. La necessità di far fronte ad un traffico elevato di persone ha portato però a preferire per le pavimentazioni materiali maggiormente resistenti, che potessero arredare con il calore di un parquet e al contempo resistere al forte calpestio. I pavimenti in laminato Grand Avenue di BerryAlloc, scelti nel suggestivo decoro Ku’Damm, si sono rivelati perfetti sotto ogni punto di vista.
“La necessità di soluzioni che potessero resistere a urti, graffi, macchie e ad un traffico costante di persone – spiega l’arch. Montaldo – ci ha portato a preferire un materiale diverso dal legno. Tuttavia, non volevamo rinunciare all’impatto estetico e al calore confortevole del parquet, per cui i pavimenti Grand Avenue di BerryAlloc ci sono sembrati la soluzione ideale per unire design, comfort e prestazioni”.
Le elevate dimensioni delle tavole Grand Avenue, molto grandi sia in lunghezza (2410 mm) che in larghezza (236 mm), interagiscono alla perfezione con gli ambienti open space dei nuovi Cantieri Navali di Sestri, rendendoli ancora più ampi a livello visivo. Grazie alla loro elevata resistenza (che raggiunge la classe AC6 – 34), inoltre, hanno permesso di rivestire sia i locali al piano terra – tra cui la reception, uno dei due uffici direzionali e gli spazi di servizio dedicati alle maestranze e ai clienti – sia quelli del primo piano, dove oltre ad un secondo ufficio direzionale e ad una sala riunioni sono state realizzate un’area fitness e un solarium per il relax dei clienti.
Scheda Progetto
Realizzazione: nuova sede Cantieri Navali di Sestri
Località: Genova
Anno di ultimazione: 2015
Superficie: 250 mq
Architetti: Giuliano Montaldo e Sabina Volta, studio MeV Associati (Ge)
Committente: Cantieri Navali di Sestri
Produttore pavimenti: BerryAlloc
Prodotto: collezione Grand Avenue, decoro Ku’Damm 1490-8520
Distributore pavimenti: Woodco
Solo 10 mm di spessore: è questo che contraddistingue Slim 180, la nuova collezione di parquet a due strati firmata Woodco. Formata da tavole sottili, materiche e dalle dimensioni importanti, Slim 180 è una collezione completa che rappresenta l’unione tra suggestione e praticità, poiché permette di rinnovare facilmente le superfici senza la necessità di rimuovere il pavimento esistente, rivelandosi un prezioso alleato in caso di ristrutturazione.
Realizzati in pregiato Rovere di Slavonia, gli 8 parquet Slim 180 affiancano proposte pulite ad altre ricche di irregolarità, trasformando il pavimento in un suggestivo elemento d’arredo in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza stilistica. I nodi e le spaccature ribassati, uniti alla microbisellatura sui 4 lati e alla colorazione eseguita con la tecnica artigianale della stracciatura a mano, regalano superfici scenografiche composte da pezzi unici e irripetibili, dando vita ad ambienti accoglienti, confortevoli e dal grande impatto estetico.
Formato importante, spessore ridotto
I parquet a due strati Slim 180 sono disponibili in tavole di grandi dimensioni con larghezza di 180 mm e lunghezza che può variare da 1500 a 2200 mm. Al formato importante si contrappone uno spessore molto sottile, in cui uno strato in legno nobile di 2,5 mm è supportato da un pannello in multistrato di betulla di 7,5 mm.
La posa incollata semplice e veloce, garantita dalla flessibilità delle doghe e dalla precisione degli incastri, conferma il carattere pratico e contemporaneo di questa collezione, perfetta su sottofondi cementizi, anidride, pannelli in fibra legnosa, pavimenti in ceramica e anche su sottofondi con sistemi di riscaldamento a pavimento. La scelta di utilizzare finiture con vernici all’acqua – atossiche e prive di solventi – e finiture con olio cera, con residuo secco composto esclusivamente da oli naturali, assicura non solo un parquet privo di emissioni di sostanze nocive, ma anche un ambiente salubre e sicuro nel tempo.
È nel cuore della campagna marchigiana, a pochi chilometri da Cingoli (MC) – uno dei borghi più belli d’Italia – che due liberi professionisti milanesi, marito e moglie, hanno deciso di dare una svolta alla propria vita. Ad ispirare l’idea di abbandonare la caotica quotidianità metropolitana, sono stati i colori e i profumi di un vecchio borghetto diroccato, riportato sapientemente agli antichi splendori e trasformato in una struttura ricettiva che unisce il fascino del paesaggio a quello della storia.
Composto da tre unità interamente riqualificate – la casa colonica, il pollaio e il ricovero attrezzi – Borgo della Spiga (www.borgodellaspiga.it) è oggi una country house accogliente ed ospitale, una struttura fortemente legata al naturale ritmo della terra e allo stesso tempo all’avanguardia, in quanto provvista di soluzioni architettoniche e tecnologiche che rispettano il pianeta (pannelli fotovoltaici, cisterne di raccolta dell’acqua piovana ed illuminazione LED). Pur privilegiando l’integrazione con il contesto di inserimento originario, l’ambizioso progetto di recupero, durato oltre cinque anni, ha portato alla completa ridefinizione delle strutture sia da un punto di vista architettonico che funzionale. La grande casa colonica, con le sue ampie stanze tutte affacciate sulla campagna circostante, è infatti stata convertita in un B&B, mentre il ricovero attrezzi, interamente ricostruito, è stato trasformato in due accessoriati loft affittabili di 42 mq ciascuno.
Il vecchio pollaio, adibito ad abitazione privata, rappresenta il cuore intimo del borgo, l’unico spazio che i proprietari hanno scelto di riservare interamente per sé. I colori naturali che dominano l’esterno dell’edificio rafforzano il legame con l’anima rurale dell’intero complesso, caratterizzata da marciapiedi in cotto, intonaci ad effetto materico e mattoni faccia a vista. Sebbene rivisti in chiave contemporanea, gli interni raccontano una scelta stilistica precisa, volta a preservare l’armonia dell’intorno attraverso tonalità neutre, linee pulite e finiture essenziali, in una sorta di minimalismo ricercato.
Protagonista della zona giorno è la luce, che amplifica altezze e dimensioni conferendo agli spazi non solo una maggiore ariosità, ma anche una raffinata coesione cromatica. Interamente rivestiti dal parquet Impression di Woodco, con tavole Kalika piallate a mano, i pavimenti collegano i diversi ambienti definendo il carattere dell’intera abitazione. Attraverso i grandi nodi e le marcate spaccature, infatti, le superfici in rovere da un lato conferiscono agli interni un’atmosfera calda e suggestiva e dall’altro rievocano i caratteristici segni dello scorrere del tempo e del passare delle stagioni, quasi a voler raccontare l’antica storia del borgo.
Nella camera da letto padronale, le cui magnifiche travi portanti in legno sono state restaurate e ridipinte, la materialità delle tavole Impression esalta per contrasto gli echi urban-chic della carta da parati e dei complementi laccati, delineando una commistione di atmosfere tra il country e il contemporaneo. In linea con la filosofia green che ha ispirato e continua ad ispirare l’intero borgo, la finitura con olio-cera Osmo delle tavole garantisce un residuo secco composto esclusivamente da oli naturali, regalando superfici completamente atossiche, ulteriore omaggio all’incontaminata natura circostante.
Scheda progetto
Realizzazione: appartamento privato, Borgo della Spiga
Località: Saltregna, Cingoli (MC)
Anno di ultimazione: 2015
Superficie appartamento: 140 mq
Architetto: Paolo Vigoni
Committente: Andrea Magro e Deborah Migliorini
Produttore parquet: Woodco
Prodotto: collezione Impression, articolo Kalika.
Dotare gli ambienti domestici di serramenti antintrusione efficaci, che sappiano resistere ai più comuni tentativi di scasso, è il primo e più importante passo per una casa meno vulnerabile e maggiormente sicura. Per sensibilizzare i consumatori nei confronti di questa importante tematica e dare un concreto contributo per l’acquisto di soluzioni specifiche, Schüco Italia inaugura la Promozione Sicurezza: fino al 31 dicembre 2015, acquistando una finestra in alluminio Schüco SimplySmart con sistema antintrusione (classe RC2 o superiore) sarà possibile ottenere uno sconto pari a 100 euro per ogni singolo serramento. L’iniziativa è volta a promuovere la sicurezza in ambito residenziale a fronte della continua crescita delle intrusioni nelle abitazioni, come rilevato quotidianamente dai fatti di cronaca.
In ogni edificio, infatti, i punti più deboli e accessibili sono solitamente le porte e le finestre, spesso scassinate con arnesi sofisticati e silenziosi. Gli enti di pubblica sicurezza, a tal proposito, suggeriscono l’installazione di serramenti con resistenza antieffrazione che raggiunga almeno la classe RC2, che permette all’infisso di resistere non solo a tentativi di rottura basati sulla forza fisica, come calci o spallate, ma anche a tentativi di scasso effettuati con tenaglie, cacciaviti e cunei. Schüco ha sviluppato serramenti dotati di componenti antieffrazione modulabili e conformi alle più severe normative europee, senza tuttavia comportare alcuna rinuncia in termini di design, prestazioni energetiche e comfort abitativo.
Le finestre in alluminio Schüco SimplySmart, in particolare, rappresentano un concentrato di innovazione, unendo le più alte performance energetiche e di sicurezza in un design minimalista, senza alcun elemento di movimentazione in vista ad eccezione della maniglia. Oltre a poter comunicare con i più comuni sistemi domotici e antintrusione, le finestre Schüco SimplySmart integrano all’interno dei profili specifici meccanismi antintrusione a scomparsa, che garantiscono da un lato elevati livelli di sicurezza – in quanto più difficili da individuare e scassinare – e dall’altro un aspetto estetico pulito e lineare.
La nuova iniziativa promozionale Schüco (100 euro più IVA di sconto per ciascuna finestra SimplySmart con classe RC2 o superiore) è valida dal 15 settembre per tutte le tipologie di apertura (esclusa quella a vasistas) su ordini confermati fino al 31 dicembre 2015. Sempre fino al 31 dicembre 2015, inoltre, è possibile beneficiare anche della detrazione fiscale del 65% destinata agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici: l’installazione di una finestra in alluminio Schüco SimplySmart, infatti, consente di incrementare le prestazioni energetiche dell’abitazione, garantendo un effettivo risparmio sui consumi e sulle emissioni di CO2.
Per informazioni o per essere contattati da un Serramentista Schüco che aderisce all’iniziativa:
info@schueco.it
http://info.schueco.it
Autenticità, ricercatezza, maestria artigianale: sono questi i tratti distintivi di Must di Woodco, la collezione di parquet a tre strati di altissima qualità che con le nuove ed esclusive colorazioni reinterpreta la tradizione in chiave contemporanea. Dedicata a chi non vuole – o non può – rinunciare al meglio, Must permette di assaporare la sensorialità del Rovere di Slavonia attraverso gli effetti rustici e materici delle sue tavole, perfette per valorizzare ambienti moderni o per impreziosire, per contrasto, arredamenti d’ispirazione industrial.
La lavorazione manuale è ciò che rende i 10 parquet Must pezzi unici e irripetibili, poiché la naturale bellezza della materia prima viene preservata ed esaltata attraverso il talento dei maestri artigiani. Venature accentuate, spaccature stuccate a filo e nodi di grandi dimensioni caratterizzano le diverse proposte, la cui bisellatura marcata sui quattro lati è ulteriore garanzia di artigianalità.
Una grande libertà compositiva
Disponibili in quattro diversi formati (90x1000/1500 mm, 160x1000/2500 mm, 220x1500/2500 mm e 350x1500/2500 mm), i parquet Must di Woodco sono controbilanciati in essenza, per uno spessore totale di 16 mm. Perfetti per pose flottanti, incollate e su massetto termoriscaldato, consentono una libertà compositiva senza limiti: grazie alla possibilità di accostare le diverse grandezze, infatti, le tavole divengono vero e proprio elemento architettonico, in grado di definire gli ambienti modificandone in chiave prospettica spazi e dimensioni.
Una scelta sicura e naturale
Realizzati in pregiato Rovere di Slavonia, i pavimenti Must arricchiscono gli ambienti con la reale bellezza della natura. La scelta di rifinire le superfici con olio-cera Osmo, infatti, non solo permette di esaltare l’aspetto originale del legno, ma consente anche di nutrirne e proteggerne la fibra, garantendo un residuo secco composto esclusivamente da oli naturali, a tutela dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda.
Colore mielato, sfumature intense e una grande impermeabilità: per chi cerca un pavimento che possa essere posato anche nelle zone più particolari della casa, come bagni e cucine, un parquet in Teak è la soluzione ideale per unire design, praticità e comfort abitativo.
Simbolo dell’industria navale, che da sempre lo utilizza per rivestire i ponti delle imbarcazioni, il Teak è un albero che cresce lento e silenzioso nelle foreste naturali del sud est asiatico, tra India, Myanmar e Thailandia. Essenza in assoluto tra le più pregiate, presenta una texture dalle sfumature dritte e decise, che nel tempo si uniformano in un cangiante sottotono dorato.
Woodco ha colto l’animo più elegante di questo legno trasformandolo in emblema di ricercatezza e preziosità: il parquet Teak Trust della collezione Dream 160 viene infatti proposto in tavole dal formato prestigioso, con una larghezza di 160 mm e una lunghezza che arriva anche fino a 2200 mm. La finitura con olio-cera Osmo, inoltre, da un lato preserva l’aspetto naturale del legno assorbendo la luce senza rifletterla e dall’altro ne nutre e protegge la fibra, garantendo un residuo secco composto esclusivamente da oli naturali, per un pavimento sicuro sia per l’uomo che per l’ambiente.
Con un design che si ispira ai cristalli di ghiaccio e ai riflessi della neve, la nuova funivia del Monte Bianco è una vera e propria opera di grande ingegneria, che in soli 19 minuti di viaggio permette di salire fino a 3.466 metri, a un passo dal cielo. Già definita l’ottava meraviglia del mondo, include tre stazioni avveniristiche – Pontal d’Entrèves, Pavillon du Mont Fréty e Punta Helbronner – che rendono fruibile un panorama mozzafiato, riservato un tempo solamente agli alpinisti più esperti ed ora accessibile a tutti.
L’elevata altitudine è ciò che rende la nuova funivia, firmata dall’architetto Carlo Cillara Rossi, una delle costruzioni più straordinarie mai state realizzate. La progettazione è stata condotta sotto il cappello organizzativo dello studio torinese di ingegneri funiviari Dimensione Ingegnerie s.r.l, che ha affidato all’ing. Marco Petrella la direzione dei lavori durante i 4 anni impiegati per la realizzazione dell’impianto. Per la parte tecnica, invece, hanno collaborato gli studi di ingegneria e geotecnia SI.ME.TE srl, Corona srl, Proteo srl e il prof. geologo Andrea Cancelli. L’impianto a fune, invece, è opera della Doppelmayr Italia, in affiancamento alla “Cordèe Mont Blanc”, che ha unito in consorzio tutte le aziende che hanno realizzato i lavori.
Durante la progettazione, particolare attenzione è stata data non solo alle difficili condizioni climatiche a cui la struttura è quotidianamente sottoposta, ma anche all’impatto ambientale dell’intero impianto, sia dal punto di vista paesaggistico che di sostenibilità energetica. Sviluppati principalmente in verticale con terrazze a sbalzo, i prospetti, in particolare quelli della stazione di Punta Helbronner, richiamano da un lato le grandi cuspidi rocciose del Monte Bianco e dall’altro i cristalli di quarzo che caratterizzano il percorso geologico e glaciale della montagna, per una perfetta integrazione con l’intorno circostante. Per resistere all’impervio comportamento degli agenti naturali e limitare al minimo le dispersioni termiche e di consumo energetico, sono stati impiegati materiali ad alto isolamento, ampie superfici fotovoltaiche e sistemi di riscaldamento con pompe di calore, al fine di avvicinare l’impianto allo standard di Zero Energy Building, ovvero a quello degli edifici che richiedono pochissima energia, essendo in grado di autoprodurla.
Tecnologie da record
L’alluminio, l’acciaio e il vetro sono i grandi attori di questa costruzione, realizzata con materiali ad alte prestazioni capaci da un lato di contenere al massimo le dispersioni energetiche e dall’altro di assicurare un involucro dall’elevata trasparenza. La volontà di rendere la montagna protagonista, infatti, ha orientato le scelte progettuali verso un ampio utilizzo di superfici vetrate altamente isolanti, che permettono ai fruitori di sentirsi costantemente parte integrante dell’intorno, anche durante i momenti di sosta.
Installati in tutte e tre le stazioni, i sistemi per finestre e facciate Schüco, customizzati e realizzati grazie al know-how tecnologico di
AZA - Aghito Zambonini Spa che si è occupata dell’ingegnerizzazione del progetto, garantiscono un contatto permanente con il panorama esterno in tutta sicurezza, in quanto progettati per resistere a temperature fino a -35 °C e a raffiche di vento in grado di toccare i 170 km/h. Per la posa in opera delle soluzioni, il particolare contesto paesaggistico ha richiesto la necessità di lavorare in quota, in condizioni meteorologiche spesso avverse.
Tre stazioni avveniristiche
Il viaggio per intraprendere l’esplorazione della grande montagna inizia a Pontal d’Entrèves, la stazione di valle della funivia. All’interno della copertura particolarmente aerodinamica, l’architettura ospita alcuni ambienti riservati alla permanenza del personale e numerosi spazi pubblici, a cui si affianca un’ampia area interrata dedicata ai parcheggi. Grazie ai sistemi di facciata Schüco FW 50+ SI, sviluppati da AZA in una variante personalizzata, la vetrata panoramica ad elevato isolamento termico che caratterizza il bar e l’infermeria permette ai visitatori di mantenere un contatto visivo costante con il paesaggio, consentendo al contempo di ottenere valori Ucw pari a 1,0 W/m2K. Al bilancio energetico positivo dell’edificio contribuiscono anche i sistemi per finestre Schüco AWS 65 e i sistemi per porte Schüco ADS 65, utilizzati sia in copertura che nella biglietteria.
Pavillon du Mont Fréty, la stazione intermedia, costituisce l’anima vibrante della funivia. Le ampie specchiature che compenetrano i volumi racchiudono infatti un vero e proprio polo turistico, provvisto di spazi appositamente attrezzati per l’accoglienza e il ristoro del pubblico. Nonostante la complessa disposizione sul terreno, il progetto architettonico si inserisce armoniosamente nell’ambiente e soddisfa i più alti livelli di ospitalità, includendo zone commerciali, una sala di proiezioni, ristoranti e bar. Anche qui, l’utilizzo dei sistemi di facciata personalizzati Schüco FW 50+ SI – che raggiungono dimensioni di 4500x900 mm e valori Ucw pari a 1,0 W/m2K – ha consentito di dare vita ad un edificio ad elevato isolamento termico, le cui prestazioni energetiche sono sostenute anche dai sistemi per finestre Schüco AWS 75 e dai profili per porte Schüco ADS 75.
Il vero cuore tecnologico è però racchiuso a Punta Helbronner, la stazione di monte, capolavoro di ingegneria e design. La continua variazioni dei profili, sviluppati in verticale, da un lato delinea forme eccentriche che creano un’alleanza permanente con l’ambiente glaciale e dall’altro permette l’innalzamento di una spettacolare terrazza panoramica, reale punto di arrivo per i numerosi turisti. Il continuo dialogo con la montagna viene garantito nuovamente dai sistemi di facciata Schüco FW 50+ SI personalizzati, che consentono una straordinaria vista a 360° del Monte Bianco permettendo di unire estetica ed efficienza energetica. I valori Ucw di 0,8 W/m2K delle facciate, infatti, vengono supportati dai profili per finestre Schüco AWS 90, che oltre a favorire il bilancio energetico positivo dell’edificio permettono anche la manutenzione dall’interno, aspetto non trascurabile trattandosi di un ambiente particolarmente ostile.
“Le maggiori difficoltà incontrate nel percorso progettuale ed ingegneristico – commenta Gianluca Bortot, Responsabile Tecnico di AZA - Aghito Zambonini Spa – sono state l’omogeneizzazione delle geometrie esecutive tra elementi di carpenteria ed involucro e la risoluzione metodica dei molti punti critici analizzati termicamente con rigore, a salvaguardia di un involucro architettonico estremamente prestazionale. Infine, ma non ultimo per importanza, l’installazione da parte di squadre di maestranze altamente qualificate con permanenza in quota in condizioni climatiche davvero impegnative, nonostante la maggior parte dei lavori siano comunque avvenuti tra maggio e settembre, quando il clima è decisamente più favorevole”.
Inaugurata recentemente dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, la nuova funivia del Monte Bianco è ormai in piena attività e meta turistica tra le più visitate. “Partecipare a progetti di questa portata ci rende estremamente orgogliosi” commenta l’ing. Roberto Brovazzo, Direttore Generale di Schüco Italia. “Perché ci consentono di dare un contributo di valore alla realizzazione delle eccellenze architettoniche mondiali, ma anche di entrare in contatto con le sfide tecnologiche più ambiziose, che confermano il buon lavoro fatto negli anni dalla nostra azienda nello sviluppo di soluzioni sempre più performanti e innovative” conclude l’ing. Brovazzo.
Scheda Progetto
Progetto architettonico: Arch. Carlo Cillara Rossi
Capogruppo: Dimensione Ingegnerie s.r.l
Direzione lavori: Ing. Marco Petrella
Coordinatore Sicurezza: Ing. Sergio Ravet
Geotecnia e Geologia: SI.ME.TE srl - Corona srl - Proteo srl - prof. Andrea Cancelli
Sistemi per l’involucro: Schüco Italia
Ingegnerizzazione involucro: AZA - Aghito Zambonini Spa
Impianti funiviari: Doppelmayr Italia