Signature è la nuova collezione di pavimenti in legno di Woodco che mescola tecniche e strumenti antichi con le tendenze e tecnologie più moderne. Espressione più nobile di un sapere tradizionale, attualizzato nei colori e nei formati, Signature è una risorsa preziosa per tutti i progettisti e designer d’interni che vogliono fare del parquet un elemento distintivo e di pregio dei propri progetti d’arredo.
L’arte del parquet
Ogni singola tavola, quadrotta o geometria della collezione viene creata manualmente da artigiani esperti, che interpretano le idee e le intuizioni dei professionisti del design dando vita a pavimenti in legno preziosi ed unici. L’alta qualità delle essenze, la particolarità delle colorazioni proposte e la maestria delle lavorazioni si rispecchiano nel risultato finale, che restituisce superfici assimilabili a vere e proprie opere d’arte.
Libertà di progetto
Signature permette la realizzazione di pavimenti davvero a misura dei propri progetti. La customizzazione è resa possibile dalle numerose combinazioni di formati, finiture e colorazioni disponibili, ma non solo: dalla collaborazione tra designer e artigiani possono nascere nuove idee di disegno o di schema, arricchite da lavorazioni uniche ed esclusive.
Nessun materiale come il legno riesce ad arredare un ambiente e a renderlo unico e accogliente con la sua semplice presenza. Ogni singolo progetto d’arredo necessita però del parquet giusto: per questo la nuova collezione Dream di Woodco offre le più elevate possibilità di personalizzazione. L’obiettivo è offrire a tutti la possibilità di trovare il pavimento in legno perfetto per esprimere al meglio la propria individualità, mettendo sempre comfort e qualità abitativa al primo posto.
La propria idea di parquet
Quattro essenze (rovere, noce, iroko, teak e doussié), 35 colorazioni attuali, una ricca selezione di formati e geometrie (tavole, listoncini e spine), lavorazioni accurate e la possibilità di optare tra quattro diverse scelte del legno (dalla più uniforme a quella più ricca di irregolarità) caratterizzano la collezione Dream. Le elevate possibilità di personalizzazione permettono ad ognuno di plasmare la propria individuale idea di parquet, consentendo di dare vita a pavimenti su misura e ad ambienti che raccontano realmente una storia irripetibile e fortemente personale.
Vivere in armonia
Tutti i parquet della collezione Dream sono completamente atossici e sicuri e garantiscono la totale assenza di sostanze nocive grazie alle vernici prive di solventi e alle finiture con olio-cera. La salubrità di tutti i prodotti è certificata da laboratori italiani accreditati, al fine di offrire pavimenti realmente in armonia con la natura che ci circonda e in grado di garantire i più elevati standard di benessere abitativo.
Geometrie complesse che amplificano la luminosità degli spazi, uno showroom openspace studiato per valorizzare la materia prima, molteplici ambienti di incontro creati per il confronto e la condivisione di idee: queste sono le principali caratteristiche del nuovo headquarter Woodco, azienda di Trento da oltre 35 anni punto di riferimento nel mercato italiano delle pavimentazioni in legno.
Progettato dallo studio iarchitects (Milano) come luogo vocato all’ospitalità e all’esaltazione delle potenzialità del legno, il nuovo edificio è stato costruito ricalcando la sede precedente – completamente demolita – con nuovi spazi dalla geometria articolata, pensata per restituire al complesso un’identità più forte: “La nuova sede Woodco – spiega l’architetto Davide Cumini di iarchitects – ospita un gruppo di lavoro piuttosto ristretto. Poter lavorare su una scala contenuta ci ha portato a concepire l’edificio come un boutique-office, privilegiando una progettazione sartoriale che prestasse attenzione ad ogni dettaglio e ad ogni singola necessità del cliente”.
Sviluppato su tre livelli, l’edificio presenta una rinnovata distribuzione funzionale che separa gli spazi pubblici al piano terra – con ingresso, showroom, sale riunioni e auditorium – dagli uffici operativi, collocati al primo piano. Il terzo livello, dedicato alle presentazioni e alle mostre, ospita inoltre una terrazza sfruttabile nel periodo estivo per eventi e situazioni conviviali. Ovunque, il legno e le sue tonalità avvolgenti caratterizzano gli ambienti: “Il nostro obiettivo – spiega Gian Luca Vialardi, Direttore Generale di Woodco – era quello di creare un luogo in cui tutto il team si sentisse a proprio agio e respirasse la consapevolezza di appartenere ad una realtà solida e concreta; un luogo in cui visitatori, clienti e fornitori potessero immediatamente percepire la qualità di ciò che noi di Woodco cerchiamo di fare ogni giorno”.
Oltrepassato l’ingresso vetrato, l’ampio openspace è marcato da un vuoto a tripla altezza al centro del quale si staglia il desk di accoglienza, definito da una parete con logo aziendale retroilluminato che diviene punto di riferimento per ogni visitatore. Sulla destra si articola il grande showroom, organizzato per valorizzare al meglio le collezioni di pavimenti grazie a pannelli scorrevoli a tutt’altezza, a sistemi espositivi che facilitano la consultazione delle proposte e a numerosi tavoli e spazi studiati per favorire il confronto e la valutazione. Sulla sinistra, invece, sono state realizzate una sala riunioni, un auditorium dalle dimensioni configurabili a seconda delle esigenze e un’ampia sala da pranzo per i dipendenti. Un’installazione di pannelli retroilluminati realizzati con diverse essenze legnose definisce infine un angolo relax raccolto ed informale, che funge anche da salottino d’attesa.
Al piano superiore la luce naturale diventa elemento progettuale grazie alla scelta di delimitare tutti gli uffici con pareti interne vetrate. Anche qui sono presenti numerose zone per l’incontro, tra cui un’ampia meeting room e una zona touchdown per confronti veloci. La cromaticità degli ambienti è caratterizzata da una grande morbidezza visiva, con sfumature neutre che spaziano dal bianco al tortora.
L’anima versatile dell’azienda si rispecchia nelle pavimentazioni, selezionate in funzione della destinazione d’uso degli spazi. Il piano terra, dedicato all’ospitalità, è stato realizzato con un pavimento industriale Woodco in rovere, scelto per l’elevata resistenza al calpestio e per l’estetica caleidoscopica che trasforma le mille sfaccettature del legno in elemento architettonico. Al primo piano, dedicato all’operatività, è stato preferito un pavimento tessile per la zona comune, al fine di attutire suoni e rumori, e un pavimento LVT BerryAlloc per i singoli uffici, resistente al traffico e all’usura. Solamente nell’ufficio della direzione è stato installato un parquet in rovere Woodco a spina ungherese corta, che conferisce agli spazi un’eleganza senza tempo.
Scheda progetto
Realizzazione: nuova sede Woodco
Località: Trento
Anno di ultimazione: 2018
Superficie: 2000 mq
Progetto architettonico: iarchitects (Davide Cumini, Francesco D’Asero, Pietro Perego)
Project leader: Davide Cumini
Direzione operativa: Arch. Raffaele Bordignon
Pavimenti in legno: Woodco, Collezione Signature Rovere Spiga d’oro formato Parallelo e Signature Rovere Malto formato spina corta
Pavimenti LVT: BerryAlloc, Podium XXL, decoro Evergreen Oak Sand 008B
Fotografie: ©Claudia Calegari
“Benvenuti nella nostra nuova casa”. Queste sono state le parole con cui Gian Luca Vialardi, Direttore Generale di Woodco, ha aperto la convention agenti 2018. Un’accoglienza calorosa volta a segnare l’inizio di un’importante fase per la storia dell’azienda, caratterizzata da un positioning più forte, una nuova brand identity e una totale ridefinizione della gamma prodotti, studiata per rispondere in modo sempre più preciso ai diversi segmenti di mercato.
Tenutosi per la prima volta nella nuova sede di Trento, ultimata a febbraio 2018 dopo tre anni di lavori incessanti, il meeting agenti è stato l’occasione per presentare alla forza vendita la nuova identità di Woodco e, soprattutto, le nuove strategie di sviluppo. “Abbiamo voluto fortemente organizzare l’incontro annuale qui a Trento – spiega Gian Luca Vialardi – per avere la possibilità di mostrare dal vivo il nostro nuovo volto. Non si tratta solo di un cambio d’abito: la realizzazione della nuova sede è parte di un progetto più ampio; un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di dare all’azienda un’immagine all’altezza del suo ruolo nel mercato”.
La nuova identità di Woodco prende forma con un nuovo marchio più forte e consapevole, accompagnato da un pay-off, “storie di parquet”, che apre all’immaginazione. Quello a cui l’azienda mira è dare a tutti la possibilità di raccontare la propria individualità, la propria personale idea di casa, di eleganza e di comfort abitativo, trasformando il parquet in un prodotto di design che unisce qualità controllata, sostenibilità della materia prima e giusto prezzo. Alla nuova immagine segue una completa ridefinizione dell’offerta, con nuove collezioni, cataloghi e un nuovo sito web (online nei prossimi mesi) più in sintonia con l’utente finale e le sue esigenze.
“Vogliamo che i consumatori e i nostri rivenditori – sottolinea Gian Luca Vialardi – riconoscano nel brand Woodco un’azienda capace di offrire sempre una soluzione vincente. Da 35 anni miriamo a garantire ai nostri clienti qualità nel prodotto e nel servizio, ottenendo un alto livello di soddisfazione. Questa è la direzione nella quale continueremo ad andare, offrendo a chiunque la possibilità di raccontare la propria storia attraverso uno dei nostri pavimenti.”
Espressione più concreta, immediata e suggestiva della nuova Woodco è la rinnovata sede di Trento, concepita non solo per valorizzare i prodotti dell’azienda attraverso lo showroom evocativo, ma anche per ospitare, ispirare e supportare agenti, rivenditori e progettisti in ogni aspetto della loro attività. Agli ambienti dedicati agli uffici, infatti, sono stati affiancati nuovi spazi pensati per la formazione e lo scambio di opinioni, al fine di incentivare la condivisione e la nascita di nuove idee e progetti.
Uno spazio di soli 9 metri quadri per vivere e abitare il mondo: ecco cos’è aVOID powered by Häfele e Schüco. Progettata da Leonardo Di Chiara, giovane architetto e ingegnere pesarese di 27 anni, come risposta alternativa al concetto tradizionale di casa, aVOID è la prima tiny house mobile interamente sviluppata e realizzata in Italia che dimostra come sia ancora possibile ripensare le nostre abitudini di vita in una chiave non solo più sostenibile, bensì anche più in linea con le esigenze fluide dell’abitare del futuro.
Il progetto
aVOID è un prototipo di casa su ruote che in soli 9 metri quadrati racchiude ogni comfort necessario per il vivere quotidiano. Ispirata all’equilibrio del vuoto, da cui prende il nome (a void = un vuoto), si presenta come una singola stanza grigia sviluppata longitudinalmente e priva di qualsiasi arredo. Attraverso però l’utilizzo di meccanismi Häfele a scomparsa, lo spazio evolve orizzontalmente e si trasforma, adempiendo a tutte le più comuni funzioni di un’abitazione. Il letto ribaltabile diviene prima divano per l’angolo studio e poi, abbinato al tavolo pieghevole, comoda panca per due persone. Grazie ad un sistema di ante rientranti la parete scompare, lasciando spazio ad una cucina accessoriata con illuminazione LED, cappa aspirante, lavello a scomparsa, piano cottura e scaffali contenitivi. L’ampia porta finestra a tre ante del fronte sud, progettata da Schüco Italia, permette sia l’illuminazione naturale dello spazio, sia la sua apertura totale verso l’esterno. Sempre firmate Schüco sono la finestra della facciata sul retro, con profili a scomparsa per massimizzare l’apporto luminoso, e l’apertura vetrata che consente l’accesso alla terrazza. Un piccolo bagno realizzato in okumè ospita i servizi e una doccia concepiti per ridurre al minimo i consumi di acqua. Una scala retrattile permette infine l’accesso al tetto, l’angolo più suggestivo per sentirsi a tutti gli effetti cittadini del mondo.
“I 9 metri quadri – spiega Leonardo Di Chiara – corrispondono per legge alla dimensione minima di una camera singola in Italia. Con questo rimando vorrei sottolineare la necessità di ripensare gli standard abitativi delle nostre case, ancora legati alle disposizioni del Decreto del 1975, che tengono in considerazione solamente la superficie calpestabile senza valutare la qualità dello spazio sia in termini funzionali che tecnologici. La situazione nelle nostre città è però profondamente mutata ed è destinata a continuare a farlo in maniera esponenziale. La crescita demografica dei centri urbani e l’aumento del cosiddetto fenomeno del neo-nomadismo ci obbligheranno a trovare soluzioni abitative non convenzionali, che puntino su condivisione e riduzionismo”.
La ricerca
Il movimento tiny house, iniziato negli anni Settanta negli Stati Uniti, racconta la storia di una nuova generazione di persone pronte a trasformare continuamente la propria esistenza indipendentemente dalle pressioni della società, in favore di uno stile di vita più libero e meno vincolato. È a questa voglia continua di cambiamento che si ispira l’involucro architettonico di aVOID, caratterizzato da due pareti laterali cieche che, nonostante sembrino non appartenere a nessun luogo, in realtà, per la loro incompletezza estetica, rendono l’abitazione inseribile in qualsiasi contesto e comunità.
Lo sviluppo di una politica urbanistica più fluida, in grado di ripensare il quartiere sociale in modo meno rigido, è stata la finalità del Bauhaus Campus, un piccolo villaggio sperimentale, di cui aVOID ha fatto parte, ospitato all'interno del Bauhaus-Archiv / Museum of Design di Berlino. All’interno dell’esperimento socio-culturale, curato dall'architetto Van Bo Le-Mentzel e sviluppato in collaborazione con la Tinyhouse University, il progetto aVOID è stato chiamato ad indagare la tipologia della casa a schiera nella possibilità futura di creare quartieri migratori, cioè insediamenti temporanei dove le abitazioni su ruote possono facilmente spostarsi da una località all’altra.
Con l’obiettivo di promuovere la discussione sulla sostenibilità dell’abitare in relazione ai bisogni della società contemporanea, aVOID è oggi protagonista di un tour itinerante che nel corso del 2018 attraverserà l’Europa da Berlino a Roma, includendo tra le numerose tappe anche Milano in occasione del Fuorisalone.
Micro living: la prospettiva di Häfele e Schüco Italia
Che la riduzione dello spazio abitativo stia trasformando il modo di vivere la casa è ormai un dato di fatto. I locali domestici confluiscono gli uni negli altri, scompaiono le pareti divisorie in favore di ambienti più fluidi e i mobili definiscono le funzioni dei singoli spazi. Flessibilità, funzionalità, bellezza e comfort sono diventati i principi guida di tutte le aziende che indagano le possibilità sociali, culturali e architettoniche del micro living. Supportando la progettazione di aVOID, Häfele e Schüco Italia hanno fatto propri i principi dell’abitare fluido e “mini”, approfondendo l’aspetto dell’industrializzazione del suo processo di costruzione.
“Già da molti anni Häfele – spiega Gianfilippo Borella, Marketing Manager Häfele Italia – si sta occupando del trend globale dell’urbanizzazione e della concentrazione dello spazio abitativo. Su superfici ridotte l’imperativo è oggi maggiore versatilità e funzionalità. Questi obiettivi sono raggiungibili grazie a sistemi e meccanismi che siano in grado di soddisfare requisiti di design e di adattabilità. La sponsorizzazione di aVOID rientra quindi nel percorso concettuale che il nostro gruppo ha intrapreso su questo tema. La collaborazione con Di Chiara ci ha permesso di esprimere la capacità dei nostri meccanismi e delle nostre soluzioni di rendere gli spazi polifunzionali, estremamente versatili e trasformabili a seconda delle esigenze abitative.”
“Le tendenze dell’abitare sono in continua e sempre più veloce evoluzione – commenta Roberto Brovazzo, Direttore Generale Schüco Italia – ed è un dovere per chi si occupa di innovazione nella progettazione quello di indagare i nuovi modi di vivere gli spazi, sia domestici che urbani. Contribuire alla realizzazione di aVOID ci ha permesso di esplorare gli aspetti più rivoluzionari del vivere mobile, facendo i conti da un lato con spazi ridotti da interpretare sia sotto l’aspetto estetico che sostenibile, dall’altro con nuovi concetti di pianificazione urbana e di fruizione del suolo cittadino. Il progetto, inoltre, ci ha permesso di verificare la flessibilità delle nostre soluzioni, perfettamente adattabili sia al grattacielo che alla mini casa. Un’ulteriore affermazione del fatto che con il giusto sguardo prospettico e la giusta apertura mentale verso il cambiamento ogni limite può divenire un’opportunità”.
Tre suggestive onde sovrapposte, sinuose e trasparenti, spiccano lungo il tracciato emiliano dell’Autostrada del Brennero. È la rinnovata sede dell’azienda italiana TWINSET, leader internazionale nel settore dell’abbigliamento. Situata a Carpi, Modena, si pone ai passanti come esempio significativo delle potenzialità architettoniche connesse al recupero e alla valorizzazione di un edificio industriale esistente.
Il nuovo involucro edilizio, caratterizzato da soluzioni tecniche mirate a garantire il massimo comfort e un elevato livello di efficienza energetica, cela infatti gli ambienti destinati alle attività creative dell’azienda e all’accoglienza dei visitatori, ridisegnando l’immagine dell’intero insediamento. Il raffinato disegno della nuova facciata, che racchiude i volumi d’ampliamento, corona un corposo intervento di miglioramento sismico e ristrutturazione delle aree produttive, rivestendo l’edificio industriale preesistente con il gusto e la grazia proprie dell’affermata casa di moda.
Entrati nella hall, una scenografica scala elicoidale distribuisce le show room per la presentazione delle collezioni, la sala per le sfilate, la terrazza per gli eventi, l’ufficio stilistico con i laboratori per la prototipazione, le campionature e il ricevimento dei fornitori, oltre agli uffici e agli spazi di supporto, fra cui un’area fitness riservata ai dipendenti. “Il progetto – spiegano Silvio Binini ed Emanuele Piccinini (BP Architects) – è frutto del concept vincitore del concorso di idee che, nel corso del tempo, si è notevolmente evoluto rispetto alla sua prima versione per rispondere al meglio alle esigenze funzionali e di immagine del committente. Il tema architettonico originario – disegnare una nuova facciata rappresentativa per il capannone esistente – si è infatti trasformato nella progettazione di un volume destinato alle attività direzionali, commerciali e tecnico-creative che, come un vero e proprio “vestito” architettonico, circonda su due lati la struttura produttiva. Abbiamo perciò puntato su un involucro edilizio in grado di esprimere l’immagine sincera e leggera che individua il brand. I prospetti sono composti da singole fasce trasparenti aggettanti, il cui morbido disegno è plasmato per avvolgere la sagoma dell’edificio retrostante.”
Continuità e dinamismo distinguono quindi le facciate dal marcato andamento orizzontale e caratterizzate da un’ampia rientranza posta in corrispondenza dell’ingresso principale. Le vetrate sono scandite da elementi frangisole inclinati, realizzati in rame, che arricchiscono le superfici trasparenti donando plasticità e qualità materica all’insieme.
Tecnica e prestazioni
Per definire al meglio gli aspetti tecnici del progetto, lo studio BP Architects si è avvalso non solo del Servizio di Assistenza al Progettista (SAP) di Schüco Italia, ma anche della consulenza dell’ing. Fausto Cattivelli, professionista di riferimento e di comprovata competenza nella progettazione di facciate continue. La stretta collaborazione tra le parti ha consentito sia di individuare il sistema costruttivo più indicato per le esigenze architettoniche, sia di sviluppare un progetto caratterizzato da un elevatissimo livello di dettaglio, portando alla redazione di un capitolato estremamente chiaro e preciso. Il bando di gara aperto fra le principali aziende del settore è stato quindi aggiudicato da AZA Aghito Zambonini, che ha presentato un’offerta convincente dal punto di vista sia tecnico che economico e che si è rivelata estremamente professionale, organizzata ed efficiente nelle fasi progettuali ed esecutive.
All’ampliamento della sede TWINSET ha lavorato l’intero reparto tecnico di Schüco Italia (e in particolare gli uffici Progettazione di Sistemi per Cantieri speciali - PSC e Pre Post Vendita - PPV), in collaborazione con i tecnici AZA e i consulenti incaricati a presidio delle diverse tematiche ingegneristiche. Sono state infatti impiegate soluzioni di facciata Schüco FW60+ SG in una variante personalizzata in relazione alle esigenze della commessa, equipaggiate con apribili a loro volta customizzati Schüco AWS 114.SI. Per offrire una resistenza statica ottimizzata alle forze di torsione generate dal vento sui frangisole è stato studiato e prodotto un profilo customizzato completamente in alluminio, senza rinforzi in acciaio. La definizione degli elementi strutturali, nel rispetto degli ingombri architettonici, è il risultato di verifiche FEM e simulazioni inerenti il movimento dell'involucro alle azioni del sisma e del movimento nel tempo dei solai prefabbricati.
“Anche i profili in alluminio che costituiscono i montanti di facciata sono customizzati, al fine di soddisfare i requisiti imposti da un capitolato tecnico molto selettivo – spiega Gianluca Bortot, Responsabile tecnico di AghitoZambonini Spa. La nostra Azienda è Partner Schüco da molti anni e ogni progetto viene interpretato come una nuova sfida, avvalendosi di una sinergia progettuale collaudata. Per consentire ai progettisti di scegliere l'effetto cromatico più coerente con il disegno d’insieme sono stati predisposti due mockup (performances e visual) presentando varie combinazioni di stratigrafie visual e spandrel. Si tratta di soluzioni estremamente performanti dal punto di vista prestazionale in ambito termico e acustico, verificate presso un laboratorio certificato prima della posa in opera in cantiere. Le facciate assicurano un controllo ottimale dell’irraggiamento solare, a garanzia del comfort interno e del contenimento dei consumi energetici. La vicinanza con l’autostrada, inoltre, ha reso necessari parametri fonoisolanti di altissimo livello. L’abbattimento acustico è compreso fra 44 e 48 dB, a seconda dell’esposizione delle vetrate, con prestazioni verificate on-site che, in alcuni casi, sono perfino superiori ai requisiti previsti dal progetto.”
Varietà ed espressività
Schüco FW 60+ SG è un sistema per facciate elegante e performante, caratterizzato da un’elevata qualità della resa architettonica e dalla possibilità di combinare l’impiego di vetrate di grandi dimensioni con prestazioni tecniche, energetiche e di sicurezza all’avanguardia. La versatilità è una delle sue caratteristiche più interessanti: la snellezza dei giunti, con profili visibili solo internamente, conferisce alla facciata un’immagine completamente trasparente, mentre l’ampia gamma di profili e copertine consente di enfatizzare la verticalità oppure l’orizzontalità del disegno architettonico.
Le facciate Schüco FW 60+SG si prestano all’installazione di vetrate doppie e triple di tutte le tipologie, comprese quelle semi strutturali, e permettono di ottenere prestazioni rispondenti anche allo standard Casa Passiva. Nelle facciate, inoltre, possono essere inseriti componenti della serie AWS, come gli apribili AWS 114, che nelle versioni a più alto isolamento (SI) possono raggiungere valori di isolamento termico di 1,3 W/m2K e possono essere integrati con l’evoluto sistema Schüco TipTronic, che consente la movimentazione meccatronica dell’anta.
Progettare edifici vetrati significa realizzare architetture che annullano i confini reali per favorire la permeabilità tra interno ed esterno. La nuova generazione di facciate in alluminio a nastro Schüco FWS 60 CV (Concealed Vent) nasce in risposta alle esigenze della progettazione contemporanea, poiché combina sezioni in vista estremamente snelle – solo 60 mm – con la possibilità di inserire apribili a scomparsa, uniformando così l’estetica tra ante e struttura portante.
Disponibile in due diverse profondità costruttive (65 e 85 mm), il sistema Schüco FWS 60 CV consente la realizzazione di finestre a nastro, di finestre singole standard e di finestre a tutta altezza (con parapetto integrato) caratterizzate da un effetto di completa fusione visiva: dall’esterno, infatti, non è possibile distinguere le specchiature fisse dalle finestre, le quali sono riconoscibili solo internamente per la presenza di una minima fuga di giunzione.
L’evoluzione della tecnologia
Con la facciata in alluminio Schüco FWS 60 CV è possibile realizzare ante integrate a tutta altezza che possono raggiungere dimensioni fino a 3,2 metri. I necessari requisiti strutturali vengono garantiti da un profilo composito assiemato, che consente anche l’opzionale inserimento di sopraluce e sottoluce.
Integrazione meccatronica
Grazie all’apparecchiatura meccatronica a scomparsa Schüco TipTronic è possibile movimentare non solo gli infissi con apertura ad anta/ribalta e a vasistas, ma anche i sopraluce e i sottoluce. Oltre ai benefici dal punto di vista della funzionalità e della facilità di utilizzo, il sistema Schüco TipTronic offre anche la possibilità di controllare automaticamente l’aerazione dell’ambiente, per un vantaggio sia a livello di salubrità dell’aria, sia a livello economico. Nel periodo estivo, ad esempio, il sistema TipTronic permette di ridurre il carico energetico di raffreddamento dell’edificio grazie al raffrescamento notturno, a cui può essere affiancato – per un ulteriore contenimento dei consumi diurni degli impianti di condizionamento – un sistema di schermature solari con fissaggio integrato (impiegabile in specchiature fisse, apribili, sopraluce e sottoluce).
Isolamento termico ai livelli di Casa Passiva
La facciata in alluminio FWS 60 CV garantisce un isolamento termico a livello di Casa Passiva, con valori Ucw fino a 0,84 W/m2K e valori Uf fino a 1,5 W/m2K (fattore viti incluso). Il tipo di isolante, rinforzato con fibre di vetro e resistente alla compressione, si è rivelato fondamentale non solo per il conseguimento di valori Uf ottimali e per il raggiungimento di un elevato livello di stabilità e durata, ma anche per l’integrazione omogenea tra ante e struttura portante.
Gli investimenti sull’innovazione premiano Schüco Italia: la consociata italiana del gruppo tedesco Schüco International KG, leader nei sistemi in allumino per l’involucro edilizio, ha chiuso il 2016 con un fatturato di 69,5 milioni di Euro, in aumento del +4% sul 2015. La crescita complessiva, tradotta in +2,7 milioni, evidenzia un Ebitda del 68% (pari a +3,2 milioni rispetto il 2015), con ROE lordo che balza dal 9,93% al 17,93%, ROS in aumento dal 5,4% al 10,19% e un incremento del ROI dal 7,34% al 12,81%.
In uno scenario di mercato delicato e complesso, che nel settore edile ha registrato dal 2008 un calo del 40%, Schüco Italia ha saputo far fronte alle difficoltà puntando sia sulla capacità di fare innovazione, sia sul consolidamento delle relazioni con i propri partner, asset strategici che l’hanno portata a divenire il terzo paese del Gruppo Schüco per fatturato e numero dipendenti. Sono infatti più di 140 le persone che lavorano nella sede aziendale di Padova, a cui si uniscono 23 agenti monomandatari e una solida rete di partner formata da oltre 800 realtà tra serramentisti, progettisti e investitori.
“I risultati molto soddisfacenti del 2016 – commenta Roberto Brovazzo, Direttore Generale di Schüco Italia – confermano l’efficacia delle nostre strategie di crescita e la correttezza degli investimenti fatti. Da un lato c’è la ricerca e lo sviluppo di innovazione, aspetto imprescindibile per una realtà come la nostra basata sull’evoluzione tecnologica. Ad essa destiniamo più del 3% del fatturato, potendo anche contare su investimenti del Gruppo che arrivano al 5% del fatturato complessivo di 1,5 Mld di Euro. L’altro nostro punto di forza, per il quale stiamo ottenendo importanti riconoscimenti da parte della casa madre, è basato sulla capacità di intuire e comprendere le reali esigenze del mercato italiano. Ci sono tematiche a cui il nostro territorio è molto sensibile, come il design degli interni, la sicurezza antieffrazione e la ristrutturazione, sostenuta dal governo con importanti detrazioni fiscali: per rispondere a queste esigenze, all’interno del centro tecnologico di Padova abbiamo progettato innovazioni di prodotto e servizio specifiche, sviluppate a seguito di attenti studi sull’evoluzione degli stili di vita degli italiani.”
Proprio in quest’ottica si inquadrano gli investimenti dedicati al rinforzo dell’area tecnica, sia dal punto di vista dell’organico sia dal punto di vista della struttura. Stanno infatti per essere avviati i lavori per l’ampliamento di circa 1000 mq dell’area destinata ai test di prodotto, al cui interno verranno progettate, sviluppate e testate non solo le soluzioni “ad hoc” richieste dalla grande cantieristica, ma anche le innovazioni destinate al mercato residenziale italiano.
“Questi investimenti – prosegue Roberto Brovazzo – ci consentiranno di consolidare in un futuro prossimo la nostra quota di mercato nel settore degli infissi in alluminio, già passata dal 22,8% del 2015 al 23,7% del 2016. Il nostro obiettivo è raggiungere il 25% entro il 2020, anche attraverso l’attuazione di specifici programmi di crescita e di formazione pensati per sostenere il business dei nostri Partner”.
Un incontro speciale per sostenere l’importanza di uno stile di vita attivo e promuovere lo sport come preziosa opportunità di aggregazione: in occasione della Pink Run, la corsa non competitiva a scopo benefico a cui hanno preso parte 35 dipendenti della padovana Schüco Italia, Bebe Vio ha incontrato le Pink Runners Schüco. Una sorpresa volta a sostenere l’impegno e la passione delle partecipanti, nonché una testimonianza di rilievo per valorizzare i benefici di uno stile di vita sportivo come antidoto alle conseguenze della sedentarietà e come momento di condivisione extra lavorativo.
“Il gruppo delle Pink Runners Schüco – spiega l’ing. Roberto Brovazzo, Direttore Generale Schüco Italia – è nato da qualche anno, quando un piccolo numero di nostre dipendenti ha iniziato a prendere parte alla corsa non competitiva riservata esclusivamente alle donne. Quest’anno abbiamo deciso di contribuire concretamente all’iniziativa che, oltre ad avere finalità benefiche in favore di associazioni Onlus che operano nel territorio, ben si inserisce nel contesto dei valori aziendali legati allo Sport. L’azienda infatti promuove la sana attività sportiva dei collaboratori non solo a vantaggio della salute della persona, ma anche come momento di condivisione post lavoro. L’entusiasmo delle Pink Runners Schüco, negli anni, ha portato alla crescita graduale del gruppo, tanto che quest’anno hanno preso parte alla manifestazione ben 35 dipendenti, a cui abbiamo voluto organizzare una sorpresa per infondere loro un’ulteriore carica di energia”.
Per sostenere la passione e l’impegno delle proprie Pink Runners, infatti, Schüco Italia ha organizzato loro un incontro a sorpresa con la schermitrice Bebe Vio, oro ai Giochi paraolimpici di Rio de Janeiro 2016 e soprattutto testimonianza emblematica di come – con la giusta dose di volontà, grinta e competitività – qualsiasi traguardo possa essere raggiunto e qualsiasi limite superato. Grande sostenitrice del lavoro di squadra e dell’eccellenza in senso lato, l’atleta ha trasmesso a tutte le donne presenti una grande carica di positività, esortandole non solo a coltivare e condividere le proprie passioni sportive, ma anche a dare sempre il massimo nell’ottica di migliorare continuamente le proprie performance in ogni aspetto della vita.
Autenticità e contemporaneità: il nuovo parquet Lust di Woodco, appartenente alla collezione di pavimenti Must, reinterpreta la tradizione in chiave metropolitana, poiché unisce il talento dei maestri artigiani ad uno spirito dinamico e attuale. Da un lato la bellezza del Rovere di Slavonia, lavorato manualmente ed esaltato dalla finitura con olio-cera, viene valorizzata dalle venature accentuale, le spaccature a filo e i nodi di grandi dimensioni. Dall’altro, i diversi formati disponibili e l’avvolgente tonalità naturale ben si accompagnano non solo ad ambienti country, ma anche a progetti d’interni basati sul contrasto materico e stilistico.
Caratteristiche
Nome parquet: Lust
Collezione: Must di Woodco
Essenza: Rovere di Slavonia
Dimensioni: 90x1000/1500x16 mm, 160x1000/2500x16 mm, 220x1500/2500x16 mm e 350x1500/2500 x16 mm
Superficie: Spazzolata, bisellata e rifinita con olio-cera